Coronavirus, Borse ancora giù. Spread 320. Bce: nuove misure se necessario
Le Borse europee ampliano le loro perdite a metà giornata, nonostante il rimbalzone di ieri a Wall Street. Londra perde il 5,3%. A Milano l’indice Ftse Mib segna -2,28%. Francoforte va giù del 4,85%, Parigi del 5,3% e Madrid del 4,5%. Anche i future di Wall Street perdono intorno al 4% Lo spread tra Btp e Bund supera anche la soglia dei 320 punti base, a 322, con il tasso del titolo italiano a 10 anni che sfiora il 3%, toccando il livello più alto da febbraio 2019.
In Asia la Borsa di Seul chiude la seduta con un altro tonfo nel mezzo delle incertezze su coronavirus ed economia: l’indice Kospi perde il 4,86%. Le Borse cinesi, dopo un buon avvio al rialzo, limano i guadagni nella seconda metà della seduta fino a chiudere con forti perdite in scia ai timori di una recessione globale, nonostante i proposti di stimoli all’economia che stanno aumentando a livello mondiale: l’indice Composite di Shanghai cede l’1,83%, mentre quello di Shenzhen perde l’1,55%. Hong Kong ha chiuso a -4,18%.
Prezzi del petrolio in caduta libera. Il greggio Wti segna un ribasso del 4,2% a 25,8 dollari al barile, toccando il livello più basso da maggio del 2003. Giù anche il Brent scivolato fino a 28,06 dollari al barile.
Comunicato della Bce
La Banca Centrale Europea fa sapere che “continuerà a monitorare da vicino le conseguenze per l’economia della diffusione del coronavirus ed è pronta ad aggiustare le proprie misure, se fosse opportuno, se questo dovesse salvaguardare le condizioni di liquidità nel sistema bancario e per assicurare una trasmissione fluida della sua politica monetari a tutte le giurisdizioni”.
Le difficoltà dell’economia
Intanto arrivano indicazioni sempre più evidenti della difficoltà dell’economia. Anche a febbraio le vendite di auto sono in calo in Europa. Le immatricolazioni – secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei – sono state 1.066.794, il 7,25% in meno dello stesso mese del 2019. Il bimestre si chiude con 2.202.010 vetture vendute, con una flessione del 7,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. La vendita di auto in Cina per il trasporto passeggeri è crollata del 47% annuo nella prima metà di marzo.
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