Virus, orari ridotti, acquisti e uscite: cosa cambierà al supermercato

Nelle altre regioni, molte insegne hanno già ridotto l’orario e alcune hanno deciso di tenere le serrande abbassate tutte le domeniche fino alla fine dell’emergenza sanitaria per poter sanificare gli ambienti di lavoro e, soprattutto, dare riposo ai dipendenti sotto pressione. “Abbiamo deciso di procedere ad una riduzione degli orari di apertura di tutti punti vendita. In questo modo continueremo a garantire sia la possibilità di accedere ai nostri negozi in fasce orarie che soddisfino le necessità dei cittadini, sia il bisogno di tutelare le esigenze di riposo dei nostri collaboratori impegnati in uno sforzo straordinario, ai quali verrà corrisposto, nei prossimi giorni, un premio economico a riconoscimento del loro prezioso contributo”, si legge in una nota di Carrefour Italia. “In questo momento così delicato per il nostro Paese, abbiamo scelto di ridurre gli orari di apertura dei nostri punti vendita su tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle esigenze della comunità e dei nostri collaboratori“, si legge sul sito della Lidl.

Per affrontare l’emergenza coronavirus, quindi, il governo pensa ad una nuova stretta. Ma è bene ricordare che i supermercati non verranno chiusi del tutto: gli orari potrebbero essere ridotti in tutta Italia e i punti vendita chiusi nel fine settimana. Alcune insegne hanno già adottato queste misure, ma la spesa è comunque per tutti assicurata.

IL GIORNALE

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