Coronavirus, in strada anche l’Esercito. Supermercati e passeggiate: arriva una nuova stretta

di Gianna Fregonara, Fiorenza Sarzanini

Coronavirus, in strada anche l'Esercito. Supermercati e passeggiate: arriva una nuova stretta

ROMA – I primi soldati sono arrivati ieri in Campania e Sicilia, già oggi altri reparti potrebbero essere schierati nelle altre regioni. In attesa del 25 marzo, giorno in cui dovrà essere firmato un nuovo decreto, il governo studia le misure per fermare il contagio da coronavirus. Se la proroga della «chiusura» per altri 15 giorni appare scontata, adesso bisognerà attendere le nuove «restrizioni» annunciate dal ministro Luigi Di Maio «se serviranno», dunque se le persone continueranno a uscire violando i divieti. Orario dei supermercati e negozi, scuole, sport all’aperto: sul tavolo del premier Giuseppe Conte c’è la richiesta pressante di governatori e sindaci per un stretta ancora più energica che costringa i cittadini a stare in casa. E questo naturalmente esclude che prima della fine di aprile possano essere riaperte le scuole.

20.000 soldati

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha confermato «piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in Strade Sicure per la gestione dell’emergenza coronavirus. Le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte, come già stanno facendo sia sul fronte sanitario che nel controllo del territorio». Dove e come schierare l’Esercito lo decideranno i prefetti perché, lo ha ribadito la titolare del Viminale Luciana Lamorgese, bisogna fare fronte a tutte le esigenze. Al momento si utilizzerà il contingente già in strada di 7.300 uomini, ma se non dovessero bastare ci sono a disposizione almeno altri 13.000 soldati. Sono già arrivati in Campania e in Sicilia, oggi si risponderà al governatore Fontana e nei prossimi giorni alla sindaca di Roma.

I supermercati
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