Coronavirus, Ilaria Capua: «Il contenimento funziona. Ora un piano per proteggere le persone con patologie»
E, da qui in avanti, che cosa si può fare in Italia?
«L’unica
cosa da fare è proteggere soprattutto le persone fragili. Gli
immunodepressi perché magari hanno un tumore. Chi soffre di malattie
croniche come cardiopatie o diabete. Occorre entrare nell’ordine di idee
che tutti, ma soprattutto queste persone, per un “certo numero di mesi”
dovranno proteggersi. Probabilmente il contagio non si fermerà anche se
rallenterà».
Il sistema sanitario, dunque, andrà ripensato.
«Sì,
si deve fare carico di queste persone che non sempre sono anziani, al
di fuori della società produttiva. Sono persone che hanno ancora la loro
vita lavorativa».
Che dire a proposito della salute mentale?
«Ecco: questo è un altro tema cui dobbiamo subito pensare. Sarà un problema. Per molte persone questa epidemia rappresenta uno stravolgimento della loro vita».
Ma il «modello italiano» per contrastare questa epidemia fa scuola?
«Sì, può indicare una via, anche considerando eventuali sbagli».
Insomma, già da ora si dovrà pensare a una nuova vita «postcoronavirus». E si dovrà pensare anche all’assistenza delle «vittime» collaterali di questa emergenza: quelle persone sopravvissute, ma diventate povere, che magari non avranno più, in futuro, i soldi per curarsi.
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