Coronavirus, non c’è tempo da perdere e soprattutto non c’è da fidarsi dell’Ue
di Daniele Marchetti
Le prove si sprecano.
Dal veto di Berlino e dell’Olanda agli Euro-Bond dopo le aperture -mai così ampie- e decise della Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.
Alle eccessive cautele espresse dal Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni in vista dell’Ecofin: la riunione dei Ministri dell’economia e delle finanze di tutti gli Stati europei in programma per oggi.
Alle parole accorate seppure decise rivolte dal Presidente della Repubblica al suo omologo tedesco per le quali si ricorda autorevolmente (ma con un velo di preoccupata diffidenza) la necessaria solidarietà europea alla condizione italiana.
Scrive il Presidente Sergio Mattarella: “Abbiamo bisogno di uno spirito veramente europeo di concreta solidarietà. L’Unione Europea, con i suoi vertici, sta operando con serietà e determinazione di fronte a questa drammatica condizione, nuova e generale. Sono certo che continuerà a farlo: i nostri concittadini europei hanno bisogno di avvertire l’efficace vicinanza dell’azione dell’Unione”.
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