Coronavirus, al 36% gli spostamenti letti dalle celle telefoniche: denunce sotto il 3%
Meno 93 per cento su tram e metro. Meno 66 per cento d’ingressi in città (Area B) e meno 70 di accessi in centro (Area C). Il giro di vite sulla mobilità sta producendo nuovi effetti sul traffico della città e della regione: Milano e la Lombardia ora sono praticamente ferme.
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Coronavirus Milano, come sono cambiati gli spostamenti
Un altro esempio:
nella settimana dal 14 al 20 marzo è calata per la prima volta sotto
quota cinquanta per cento anche la mobilità dei veicoli commerciali.
Soltanto nella settimana precedente i furgoncini ancora in giro in città
erano a quota 55 per cento di un giorno normale, venerdì scorso la
percentuale era scesa di ben dieci punti.
Un deserto.
Scenario confermato anche dalle indagini sulle celle telefoniche e gli
smartphone in movimento. Le ultime rilevazioni, effettuate sulla
giornata di mercoledì, mostrano un ulteriore, significativo calo. «Siamo
al 36 per cento di spostamenti – annuncia il vicepresidente di Regione
Lombardia Fabrizio Sala – e il dato ci conforta, perché ci fa capire che
i lombardi continuano ad attenersi alle rigide ma fondamentali
restrizioni che abbiamo dovuto adottare per contenere il contagio».
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