Coronavirus, al 36% gli spostamenti letti dalle celle telefoniche: denunce sotto il 3%
La curva è incoraggiante.
Dopo lo scorso weekend, in cui i numeri erano scesi sensibilmente,vista
la chiusura di tutte le attività tranne le farmacie e gli alimentari,
la settimana era iniziata col 37 per cento di lunedì, dato poi calato di
un ulteriore punto percentuale il giorno successivo e confermato poi
mercoledì. «Il trend insomma è positivo», conferma il numero due di
Palazzo Lombardia: «Si è passati dal 42 per cento di una settimana fa al
36 attuale, una riduzione di ben sei punti. Le chiusure di diverse
aziende e uffici hanno contribuito a far abbassare il numero totale
degli spostamenti e certamente è sotto gli occhi di tutti la scrupolosa
attenzione di tutti per evitare di uscire di casa per futili motivi».
Un altro segnale incoraggiante arriva dai dati delle denunce, scese mercoledì sotto quota tre per cento (363) in rapporto ai controlli effettuati da polizia e carabinieri(12.218). I negozi sottoposti a controllo sono stati invece 5.161, solo 8 quelli multati e 4 quelli a cui è stata temporaneamente sospesa la licenza.
Un deserto anche sui mezzi pubblici, come si diceva. I dati di Atm parlano di 19.500 corse di bus e tram a fronte di 15mila utenti. Una media di nemmeno un passeggero per ogni mezzo di superficie in circolazione. «La mobilità a Milano si è sostanzialmente azzerata», conferma l’assessore di Palazzo Marino Marco Granelli. L’opposizione di centrodestra, nel corso della commissione consiliare di ieri chiamata a discutere degli aggiornamenti sui dati della mobilità cittadina, è tornata però chiedere una «razionalizzazione» del servizio,con la chiusura in alcune fasce orarie della metropolitana. «La scelta di base è di non fermare il trasporto pubblico che rimane essenziale per garantire lo svolgimento di tutti i servizi necessari ed essenziali», ha replicato però l’assessore. Che ieri ha invece «aperto» all’ipotesi un qualche rimborso o indennizzo per i titolari di abbonamenti di Atm non utilizzati durante il periodo di quarantena collettiva. «Lunedì ci sarà un incontro con Anci, Regione e governo, dove affronteremo anche il tema delle risorse per promuovere sconti o rimborsi da dare a cittadini e agli abbonati», ha detto Granelli. Possibile la proroga della scadenza degli abbonamenti annuali per i mesi di durata dell’emergenza o qualche forma di indennizzo (magari per gli over 65) in caso di tessera mensile.
CORRIERE.IT
Pages: 1 2