Coronavirus, le banche: “Pronte ad anticipo immediato della cassa integrazione”
di TOMMASO CIRIACO e ALBERTO D’ARGENIO
Lo si legge in una nota secondo cui “è pronta a rendere immediatamente
operativa la precedente Convenzione”, alla quale – come ricostruito da Repubblica – hanno fatto appello anche i sindacati.
La soluzione che il governo sta prendendo in considerazione
permetterebbe di accorciare i tempi di erogazione dei 10 miliardi
stanziati dal decreto Cura Italia per 11 milioni di lavoratori fermi,
sotto forma di Cassa integrazione – ordinaria, in deroga, Fis – o di
indennità da 600 euro. I sindacati fanno riferimento al vecchio accordo
siglato con l’Abi, rinnovato a più riprese nel decennio della crisi
finanziaria del 2008 per anticipare la sola Cassa in deroga. Qui si
tratterebbe di uno sforzo più ampio per tagliare i tempi ordinari da 2-3
mesi a 15 giorni.
La ministra del lavoro Catalfo: “Gli aiuti anticipati dalle banche e direttamente sui conti correnti”
I vertici Abi, aprendo alla proposta, fanno un appello “affinché anche le altre parti coinvolte diano massima e immediata disponibilità a concordare urgentemente le modalità operative”.
Conferma l’impostazione la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ai microfoni di Radio Capital: “Stiamo prevedendo un indennizzo per tutti, e con l’Inps stiamo pensando a un procedimento velocizzato per far arrivare i soldi ai cittadini. Vogliamo farlo attraverso le banche, per chi ha un conto corrente o in contanti per chi non ce l’ha”.
REP.IT
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