Coronavirus, il decalogo per sentirsi al sicuro quando si fa la spesa al supermercato
3. Come usare carrelli e cestini
Il New York Times ha
ripescato uno studio del 2012 che dimostra come la maniglia del
carrello contenga più batteri della maggior parte dei bagni pubblici (qui il dettaglio della ricerca svolta su 85 carrelli della spesa in Iowa, California, Oregon e Georgia).
Per questo raccomanda di pulirla prima di fare acquisti e possibilmente
anche dopo, per gentilezza verso chi lo userà poi. Tuttavia dobbiamo
ricordarci che la carica virale, sulle superfici, si abbatte enormemente
in poco tempo. E anche qui, piuttosto che girare con la boccetta
dell’alcol, è importante lavarsi molto bene le mani subito dopo aver
fatto la spesa, o pulirsi con un gel antibatterico prima di entrare in
macchina.
4. Quando bisogna lavare frutta e verdura
Le
mele o le zucchine che prendiamo noi potrebbero essere state toccate da
qualcun altro che non aveva i guanti o la mascherina. Per non parlare
del fatto che non sappiamo chi ha confezionato quella che si vende già
all’interno delle scatole. Non è la fine del mondo. Il coronavirus non è
veicolato dal cibo, non ci sono evidenze scientifiche al riguardo.
Dunque è sufficiente, nel caso della verdura che mangeremo cruda quella
sera stessa, avere l’accortezza di lavarla bene e, magari, di lasciarla
in ammollo nell’acqua con un cucchiaino di bicarbonato (ma questa è una
regola di buon senso da applicare sempre). L’altra la possiamo riporre
tranquillamente in frigo.
5. Non serve disinfettare detersivi e bottiglie
Non
dobbiamo preoccuparci di disinfettare ogni confezione di detersivo per
il bucato o ogni bottiglia di latte, quando torniamo a casa. Ancora una
volta, gli esperti insistono nel ricordare che la Covid-19 è a
fortissima trasmissione interumana, non sono documentati casi di
contagio attraverso gli oggetti. La cosa più importante che possiamo
fare per cautelarci quando siamo al supermercato è, davvero, restare
distanti dagli altri e non parlare con nessuno: in questo modo non
rischiamo l’effetto droplet, la caduta di goccioline di saliva
potenzialmente contaminanti.
6. Non dimenticare la lista della spesa
È
importantissimo farla prima di uscire. Serve a non perdere tempo e a
essere veloci. Si può addirittura compilarne una in cui gli articoli da
acquistare sono segnati «in ordine di comparizione» nel percorso del
nostro supermercato. Andare veloci aiuta le altre persone a fare meno
coda e, soprattutto, noi stessi a restare nel supermercato il minor
tempo possibile.
7. Bisogna essere flessibili (e pensare alle alternative)
Se
non c’è la carne che stavamo desiderando, possiamo prendere un altro
tipo di alimento con proteine animali. Bisogna essere elastici. Vale
anche per i prodotti per la casa ai quali siamo abituati. Flessibilità e
adattamento saranno i nostri migliori alleati.
8. Uscire per la spesa una volta alla settimana
Lo
ricordiamo ancora una volta: bisogna uscire per fare la spesa solo una
volta alla settimana, per esporci (ed esporre gli altri) a una minore
probabilità di rischiare il contagio da coronavirus. Si può diluire la
spesa sfruttando i negozietti del quartiere e ordinando tutto quello che
è voluminoso e non deperibile sui siti online: ci vuole più tempo per
la consegna e molta pazienza davanti al computer, ma ci risolverà un bel
po’ di problemi.
9. Bancomat, carta di credito e telefonino: cosa disinfettare
Se
si può, meglio pagare con una carta contactless, che è sufficiente
avvicinare al pos della cassiera senza nemmeno toccarlo. Dopo, non è
necessario disinfettarlo quando si torna a casa. Mentre è importante
disinfettare il telefonino se lo abbiamo estratto per fare o ricevere
una telefonata o per mandare un messaggio.
10. Gentilezza: non è mai troppa
Siamo tuti sotto stress e, con o senza mascherina, un sorriso a uno sconosciuto può essere un messaggio solidale, senza rivolgersi la parola. Più di tutti, però, dobbiamo sorridere, e possibilmente ringraziare, le commesse e i commessi che incontriamo alla cassa. Loro stanno lavorando per noi, esponendosi ogni giorno a un rischio di contagio enormemente più alto rispetto a noi, che magari siamo usciti solo per fare la spesa. Ringraziarli non cambierà la loro vita, ma magari li gratificherà per un momento e gli farà capire che sappiamo quanto è prezioso il loro servizio.
CORRIERE,IT
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