Un reddito di emergenza per 10 milioni di lavoratori: ecco a chi spetterà

Dal Rem all’allungamento della Cassa integrazione

Oltre all’introduzione del Rem, l’esecutivo intende rinnovare e allungare la Cassa integrazione (ordinaria, Fis, in deroga), portandola dalle 9 settimane fissate dal decreto Cura Italia al 31 luglio, cioè la data ufficiale della fine dell’emergenza nazionale dichiarata lo scorso 31 gennaio.

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, è stato chiarissimo: nessun ritocco al reddito di cittadinanza. “Non è il momento di riformare uno strumento ordinario – ha spiegato – ma di far fronte a una situazione straordinaria: erogare un aiuto a chi ne ha bisogno, perché non ha altri fonti di reddito ed è ancora fuori dai 600 euro, in modo ancora più rapido, efficace, universale, adeguato”.

In ogni caso l’esecutivo studia con attenzione il progetto elaborato dal Forum Disuguaglianze e Diversità, dell’ex ministro Fabrizio Barca e dell’ex ministro e presidente Istat, Enrico Giovannini. L’idea è quella di adottare tre misure eccezionali: il Rem, il Sea e la cassa integrazione. Ricapitolando il suggerimento: cig per tutti, anche per le piccole imprese con un solo dipendente, sostegno di emergenza per il lavoro autonomo (il Sea, appunto) al posto di una tantum da 600 euro, da sostituire con un importo variabile in base alle condizioni della famiglia e alla perdita del guadagno e il Rem.

IL GIORNALE

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