Coronavirus, i buoni spesa da 25 euro a chi spettano e come funzioneranno?

Come saranno divisi i fondi?
I soldi saranno distribuiti agli 8.000 Comuni con una divisione per abitanti, «ma – chiarisce Decaro – useremo anche un algoritmo per utilizzare i 400 milioni aggiuntivi dove c’è più bisogno e dunque erogando una somma maggiore a quelle amministrazioni dove c‘è un numero più alto di cittadini in difficoltà».

Come funzioneranno i buoni spesa?
Non ci sono ancora regole chiare: la scelta fatta con il governo è che ogni Comune divida i buoni come meglio ritiene. Spiega Decaro: «Chi ha i banchi alimentari ancora aperti utilizzerà quelle strutture per la distribuzione del cibo, altrove saranno i servizi sociali a distribuire i buoni per la spesa e se si tratta di anziani che non hanno la possibilità di uscire saranno i volontari ad occuparsi di andare al supermercato e poi consegnare la spesa». Il criterio generale è che si vada da un minimo di 25 euro a un massimo di 50 euro per nucleo familiare. Ma anche su questo ogni Comune potrà regolarsi a seconda delle esigenze. I soldi dovranno bastare fino al 15 aprile 2020, giorno in cui dovrebbe cominciare l’erogazione dei 600 euro per la fasce deboli previsti dal «Cura Italia».

Come si potrà richiederli?
Entro domenica ogni Comune dovrà attivare un numero da chiamare. Nel frattempo chi ha bisogno del contributo può chiamare il numero del Comune e chiedere di ottenere immediata assistenza.

Si potranno spendere ovunque?
Ogni Comune dovrà rendere nota la lista dei supermercati «convenzionati» dove si potranno utilizzare i buoni.

CORRIERE.IT

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