Coronavirus Italia, analisi dei dati del 30 marzo. Trend e percentuali positivi
di ALESSANDRO FARRUGGIA
Roma, 31 marzo 2020 – Lotta al coronavirus, ora più che mai si vede uno spiraglio di luce. Sono i dati a dare speranza. I casi totali dei contagi in particolare. I positivi al Covid-19 certificati dal Bollettino della Protezione Civile crescono il 30 marzo di 4.050 unità anziché 5.215 di domenica. Al solito illuminanti le percentuali. L’ aumento è del 4,1% a fronte del 5,6% di domenica e del 6.9% di 48 ore prima ma, sottolineano gli esperti, soprattutto c’è un calo consecutivo dal 26 marzo (quando furono 6.153). “Vediamo“ il picco. Non ancora per i morti, la cui curva ha un ritardo di 7/8 giorni sui contagi e che ieri sono state 812, più delle 756 del giorno prima ma stessa percentuale del 7.5%. In netto aumento i guariti, ieri 1.590, che salgono del 12,2% (domenica +5,2%) fino a quota 13.531. Non solo, i pazienti in terapia intensiva (3.981) aumentano “solo” di 75 unità e i ricoverati con sintomi passano da 27.386 a 27.795: appena 409 in più (+ 1,49%). Un dato molto buono perchè “anticipa” una futura riduzione della cirva delle vittime.
Regioni quasi tutte ancora in miglioramento
Buona parte del merito va a Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. La Lombardia aumenta di 1154 unità fino a 42.161 (+2,8% invece del 4% di domenica) e vede crescere di 458 i morti: +7.2% in linea con domenica. I guariti “esplodono“ però: +1.082 unità (+11.69%) e calano anche i ricoveri di più della metà: 202 da ieri, a fronte dei 461 registrati un giorno prima. Il miglioramento è chiaro in tutte le province lombarde a partire da Bergamo (8.664 casi) che passa da +2.2% a +1,6%, Brescia (8.213) da 4.36% a 2,49%, Milano (8.677) da 7% a 4,17% (Milano città aumenta di 154 casi. 4,5%, invece dei 247 del giorno prima), Cremona (3.788) da 4.35 a 0,69%, Monza (2.362) da 7% a 4,28%. Lodi (2.087)è all’1,45%, Pavia (2.036)al 3,14%, Mantova al 4,3%, Lecco al 4%.
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