Confindustria lancia l’allarme: “La crisi economica sarà un meteorite, calo del Pil del 6%”
Lo choc imprevedibile che ha colpito l’economia italiana porterà un calo del Pil del 6% quest’anno. E’ quanto si legge in un rapporto sull’impatto del Coronavirus con il quale Viale dell’Astronomia lancia un allarme sulle prospettive economiche del Paese nel pieno dell’emergenza sanitaria e del lockdown pruduttivo. “Uno shock imprevedibile ha colpito l’economia italiana a febbraio 2020, quando è iniziata la diffusione nel Paese del virus COVID-19. Si tratta di uno shock congiunto di offerta e di domanda: al progressivo blocco, temporaneo ma prolungato, di molte attività economiche sul territorio nazionale, necessario per arginare l’epidemia, si è associato un crollo della domanda di beni e servizi, sia dall’interno che dall’estero. Le prospettive economiche, in questa fase di emergenza sanitaria, sono perciò gravemente compromesse”, si legge nel report di Confindustria.
Il dato più allarmante riguarda, com’è ovvio, la brusca frenata del Pil. “Nel caso in cui la situazione sanitaria non evolvesse positivamente, in una direzione compatibile con questo scenario dell’offerta, le previsioni economiche qui presentate andrebbero riviste al ribasso. Nel 2020 un netto calo del PIL è comunque ormai inevitabile: lo prevediamo al -6,0%, sotto l’ipotesi che la fase acuta dell’emergenza sanitaria termini appunto a maggio. Si tratta di un crollo superiore a quello del 2009, e del tutto inatteso a inizio anno”. Il report interviene anche nel dibattito sulla possibilità di riaprire (e quando) le fabbriche, dal momento che “ogni settimana in più di blocco normativo delle attività produttive, secondo i parametri attuali, potrebbe costare una percentuale ulteriore di Prodotto Interno Lordo dell’ordine di almeno lo 0,75%”.
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