Coronavirus, Borrelli: «Sud ancora a rischio. In futuro sarà difficile colmare quel metro»
di Fiorenza Sarzanini
Dottor Angelo Borrelli quando ne usciremo?
«Non lo sappiamo. Una cosa però è certa: senza le misure messe in campo dal governo, le nostre strutture ospedaliere avrebbero sofferto molto di più e oggi conteremmo un numero di morti decisamente superiore».
Siamo nel picco?
«Le analisi sulla curva epidemiologica spettano agli scienziati del Comitato tecnico-scientifico. Certamente c’è una frenata dei positivi che necessitano di cure ospedaliere e questo è un dato confortante. Vuol dire che nei prossimi giorni avremo un piccolo margine per consentirci di affrontare un’eventuale recrudescenza della curva».
Ci sono state polemiche e scontri con le Regioni. La macchina adesso funziona?
«L’apertura di nuovi canali di approvvigionamento e la collaborazione con Domenico Arcuri ha permesso di far arrivare in Italia quantitativi importanti di Dispositivi di protezione. Grazie anche al personale della Difesa siamo riusciti a mettere in piedi un’efficiente rete di distribuzione dei materiali, che sta consentendo consegne ancor più tempestive a tutte le Regioni. Non esiste un’emergenza “a criticità zero”, l’importante è essere in grado di rispondere e superare tempestivamente le difficoltà che, mano a mano, si incontrano lungo il percorso».
Pages: 1 2