Coronavirus, in Veneto la «patente di immunità»: test sugli anticorpi a tappeto

di Michela Nicolussi Moro

Coronavirus, in Veneto la «patente di immunità»: test sugli anticorpi a tappeto

PADOVA — Si allarga la strategia contro il coronavirus predisposta dal Veneto, che era già partito con i «tamponi a tappeto» (dal 21 febbraio ne sono stati eseguiti 106.238). Ora la Regione sperimenterà il ricorso al plasma di persone guarite come terapia supplementare autorizzata dall’Istituto superiore di Sanità all’ospedale di Padova (e Brescia) e anche un piano di somministrazione domiciliare solo per i soggetti positivi e sintomatici all’inizio della malattia di medicine finora assunte solo in ospedale.

Ieri il Comitato tecnico scientifico della Regione ha dato il via libera al «Progetto per la diagnostica sierologica di Covid-19», che prevede la ricerca di anticorpi nel sangue dei 60 mila operatori sanitari del sistema pubblico e dei 20 mila dipendenti delle case di riposo. Nel progetto, coordinato dal virologo Giorgio Palù, si parte dal personale degli ospedali perché sono i sanitari a esporsi a un rischio maggiore. Poi, su base volontaria, si testeranno i lavoratori delle categorie produttive, che sperano di tornare in azienda o in fabbrica.

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