Bonus 600 euro Inps, oggi il via alle domande. Il sito va in tilt, “scambi di persona” tra gli utenti
Bonus Inps, Tridico rassicura: “Non c’è fretta”
Lo stesso Tridico ha invitato gli utenti a non riversarsi sul portale:
“Non c’è fretta. Le domande possono essere fatte per tutto il periodo
della crisi, anche perché il Governo sta varando un nuovo provvedimento
sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre”. Dichiarazioni in
contrasto con quanto apparso brevemente ieri sul sito, circa
l’accettazione delle domande in ordine cronologico in assenza di un
criterio di riparto dei fondi (3 miliardi) qualora non bastassero per
tutti.
Caos 600 euro per gli autonomi: prima il sito Inps dice che conta l’ordine cronologico delle domande, poi la pagina scompare
di VALENTINA CONTE
Inoltre, a una prova effettuata da Repubblica di prima mattina,
il 1° aprile, la difficoltà di “caricare” il portale era evidente. E
anche una volta effettuato l’accesso al servizio, un avviso indicava che
sarebbe stato “disponibile a breve”.
Soltanto dopo svariati tentativi, ci segnalano alcuni utenti, è stato possibile procedere ai passaggi successivi della domanda.
Bonus 600 euro partite Iva, come presentare la domanda
La domanda per il bonus autonomi deve essere presentata sul sito
dell’Inps accedendo tramite lo Spid o il Pin semplificato che si può
chiedere proprio per queste richieste: una procedura accelerata per
ottenere il condice d’accesso, che solitamente si richiede online ma
deve esser completato tramite una successiva comunicazione cartacea. In
alternativa, si può usare il Contact center – numero verde 803 164 da
rete fissa (gratuitamente), oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a
pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori – o i
patronati.
Bonus 600 euro paritite Iva, chi può richiederlo
Sono interessati all’indennità di 600 euro – introdotta dal cosiddetto
decreto Cura Italia – i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e
coltivatori diretti), i liberi professionisti non iscritti a casse di
previdenza obbligatoria, i collaboratori coordinati e continuativi, i
lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo. Secondo le stime si
tratta di una platea di 5 milioni di persone.
Bonus 600 euro, limite per i lavoratori dello spettacolo
Potranno chiedere l’indennità anche i lavoratori dello spettacolo purché
abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano
avuto un reddito superiore a 50.000 euro. Questi lavoratori non devono
essere titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo per
chiedere l’indennità. Per quel che riguarda gli stagionali dei settori
del turismo e degli stabilimenti termali, devono aver cessato
involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1°
gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e – alla data del 17 marzo 2020 – non
avere alcun rapporto di lavoro dipendente.
Bonus e altri sussidi
l’Inps ricorda che queste indennità non sono cumulabili e che sono incompatibili non solo con la pensione ma anche con il reddito di cittadinanza, la cosiddetta Ape sociale e con l’assegno ordinario di invalidità.
L’indennità è invece cumulabile con la Naspi per i lavoratori dello
spettacolo e per quelli stagionali. Il bonus è cumulabile anche con le
erogazioni monetarie derivanti da borse lavoro, stage e tirocini.
Voucher baby sitter e congedo parentale
Cassa integrazione, bonus da 600 euro, voucher baby sitter: l’Inps si prepara alle domande
L’indennità da 600 euro non è l’unico servizio legato al Cura Italia che l’Inps deve attivare in queste ore. Sono infatti partite anche le domande per fare richiesta del congedo parentale straordinario da 15 giorni per i genitori di bimbi fino a 12 anni (con stipendio al 50%) e quelle per ottenere il voucher da 600 euro (1.000 per il personale sanitario e delle forze di polizia) per il pagamento di baby sitter. Una simulazione di domanda su quest’ultimo, questa mattina, al di là delle difficoltà di connessione sopra menzionate è andata in porto fino alla richiesta effettiva del servizio.
REP.IT
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