Coronavirus, in Germania sussidi senza intoppi. “Bonifico da 5 mila euro in pochi giorni”

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Inps, falla macroscopica nel sito svela i dati delle persone. “Ecco cosa è successo”

di JAIME D’ALESSANDRO
Come accaduto a Michele, racconta il portale artnet News, c’è un’intera comunità di free-lance – come la popolosa cricca di artisti e attività culturali di piccolo calibro – che sta incassando meravigliata questo beneficio.

Pur non essendo portato sempre come un esempio di perfezione, il sistema burocratico della capitale sta – in questi giorni – stupendo molti.

Anche lì, all’inizio, non è mancato un po’ di panico: racconta il portale che c’è stato un boom di accessi (60 mila in poche ore contro contro un conteggio anno che oscilla tra 20 e 100 mila) e che la gente temeva di doversi prenotare per prima, per non perdere l’occasione di ricevere il sussidio.

Qualcuno ha rintracciato anche falle nella privacy, con scambi di profili che ricordano quanto visto da noi all’Inps. Sembra che tutto sia rientrato nel giro di poco tempo e alla fine la sensazione raccolta per la maggiore è lo stupore per aver avuto accesso così semplice a una procedura che nel giro di poche ore ha fatto arrivare i soldi sul conto corrente.

Al 31 marzo, ha spiegato al portale un portavoce del ministero della Cultura, risultavano già distribuiti 500 milioni attraverso il sistema che si appoggia alla banca locale Investitionsbank Berlin (Ibb).

Coronavirus, la Ue prepara piano da 100 miliardi contro disoccupazione

Il programma berlinese permette di richiedere fino a 5 mila euro per i lavoratori autonomi e le Pmi fino a 5 dipendenti a tempo pieno. Ma a questo bonus si affianca il Fondo federale (nazionale) che aggiunge altri potenziali 9 mila euro, per un totale di 14 mila. Per le imprese tra 5 e 10 dipendenti, il conto sale direttamente a 15 mila euro di fondi federali. Sono altri 50 miliardi in gioco.

Per quel che riguarda le piccole imprese di taglia maggiore, il portale d’informazioni Berlin.de racconta di un fondo da 100 milioni già stanziato in favore della Ibb che gestisce le code telematiche, le richieste e gli accrediti.

Altri 100 milioni sono in arrivo per lavoratori e imprese, ma le domande già pervenute portano a quota 300 milioni di richieste e si è deciso allora per uno stop temporaneo. Le procedure ripartiranno il 6 aprile, unificate probabilmente a quelle federali.

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