Borse ottimiste sulla “fase 2”. A Piazza Affari brillano le banche, spread a 194
di Enrico Miele e Paolo Paronetto
L’ottimismo di governi e istituzioni sul possibile avvio di una “fase 2” della pandemia – grazie al rallentamento dei contagi – ha spinto al rialzo le Borse europee, che chiudono la seduta del 6 aprile in territorio positivo. A dare fiato ai mercati è stata anche la scommessa degli investitori su un esito positivo dell’Eurogruppo del 7 aprile, chiamato a dare una risposta comunitaria alla crisi, mentre sta crescendo il consenso (anche in Germania) su un possibile ricorso agli eurobond. E allo stesso tempo dalla Spagna e dall’Italia sono arrivati segnali sempre più marcati di un rallentamento dei casi positivi. Idem negli Stati Uniti, dove Wall Street è trascinata al rialzo dalle parole del presidente Trump che vede «la luce alla fine del tunnel» e si mostra ottimista sulla stabilizzazione del contagio in Usa. L’entusiasmo degli investitori ha retto anche davanti alla nuova caduta del petrolio a causa del rinvio dei colloqui tra Russia e Arabia Saudita sui tagli alla produzione.
A Piazza Affari banche “regine” della seduta
A Piazza Affari il Ftse Mib
ha guadagnato così il 4%, chiudendo sui massimi di giornata, trainato
dal rimbalzo delle banche, che hanno approfittato dell’annuncio delle
nuove garanzie pubbliche sui prestiti alle imprese. In prima fila UniCredit (+8,6%) e Intesa Sanpaolo
(+9,7%), premiate anche dal “buy” di BofA Merrill Lynch. In generale in
tutta Europa hanno rialzato la testa i comparti più colpiti dalle
vendite la settimana scorsa, tra cui auto e costruzioni. Fca è salita del 6,7% nonostante il rinvio a giugno dell’assemblea che dovrà anche approvare il dividendo.
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