Coronavirus, i dati dell’8 aprile 2020: calano ancora i ricoverati. Oltre 2.000 guariti, è record
Resta alto anche il numero delle vittime, che però conferma un rallentamento. Nelle ultime ventiquattr’ore sono morte 542 persone (ieri le vittime erano state 604), arrivando a un totale di decessi 17669.
Anche i guariti restano sugli stessi livelli e raggiungono quota 26491, per un aumento in 24 ore di 2099 unità (ieri erano state dichiarate guarite 1555 persone). Ma questo è un altro record e, sottolinea il capo della Protezione civile Borrelli “Negli ultimi 10 giorni abbiamo registrato il 50% dei guariti dall’inizio dell’emergenza”
Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 139422 (3836 nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 3039). I tamponi fatti oggi sono stati 51.680, il numero di tamponi più alto da inizio crisi.
E di conseguenza, il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 13,5 tamponi fatti, il 7,4%. Il più basso dall’inizio dell’epidemia, la conferma che la diffusione ha rallentato.
Non abbastanza per parlare di una curva in sostenuta decrescita, dice il direttore aggiunto dell’Oms Ranieri Guerra che oggi ha affiancato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nella consueta conferenza stampa. “Il plateau si abbassa in maniera lenta, una diminuzione marcata di questa curva ancora non c’è. C’è un serbatoio di positivi asintomatici che continua a far circolare il virus. Quando aprire, in queste condizioni, è abbastanza difficile prevederlo – ha detto Guerra – Si potrebbe pensare a riaperture per classe di lavoro, tipologia geografica e classe di età”.
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