Confindustria, l’appello del Nord: “Se non si riparte il motore del Paese rischia di spegnersi”
MILANO – Le imprese del Nord lanciano un appello per la ripartenza delle attività. La Confindustria di Lombardia Emilia Romagna, Piemonte e Veneto hanno sottoscritto un agenda per la riapertura delle imprese e la difesa dei luoghi di lavoro e fronteggiare l’emergenza coronavirus. Se le quattro principali regioni del Nord che rappresentano il 45% del Pil italiano non riusciranno a ripartire nel “breve periodo il Paese rischia di spegnere definitivamente il proprio motore e ogni giorno che passa rappresenta un rischio in più di non riuscire più a rimetterlo in marcia”, si spiega nel documento.
Rep
La corsa ai prestiti è per tutte le imprese, ecco come averli
di ROBERTO PETRINI
“Prolungare il lockdown significa continuare a non produrre, perdere
clienti e relazioni internazionali, non fatturare con l’effetto che
molte imprese finiranno per non essere in grado di pagare gli stipendi
del prossimo mese”, si legge nel documento. “Chiediamo quindi di
definire -una roadmap per una riapertura ordinata e in piena sicurezza
del cuore del sistema economico del Paese”. Secondo le aziende “è ora
necessario concretizzare la Fase 2. Bisogna realizzare un percorso
chiaro e decisioni condivise con una interlocuzione costante tra
Pubblica Amministrazione, associazioni delle imprese e sindacati che
indichi le tappe per arrivare alla piena operatività. La salute è il
primo e imprescindibile obiettivo: le imprese devono poter riaprire, ma è
indispensabile che lo possano fare in assoluta sicurezza, tutelando
tutte le persone. Bisogna quindi definire un piano di aperture
programmate di attività produttive mantenendo rigorose norme sanitarie e
di distanziamento sociale”.
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