Coronavirus, «fase 2»: a Vittorio Colao la guida della task force per la ripartenza
Sarà Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone, ad acquisire la guida di questa task force, incaricata dal governo di studiare le ricette per uscire dalla crisi. La task force studierà in primo luogo le modalità di ritorno al lavoro, le ripartenza delle reti della logistica, le fasi di una graduale riapertura che al momento si spera possibile dopo il 3 maggio. Colao, bresciano, un master in business administration alla Harvard University, esperienze professionali di manager di successo, è stato dal 2008 al 2018 amministratore delegato di Vodafone.
Un altro membro della task force sarà Enrico Giovannini, economista, statistico e accademico italiano, ministro del Lavoro nel governo di Enrico Letta, oltre che presidente dell’Istat sino al 2013. Farà parte della squadra di esperti anche il presidente della Cassa depositi e prestiti, Giovanni Gorno Tempini.
Dall’estero arrivano Raffaella Sadun, docente di Business Administration alla Harvard Business School, specializzata nei processi di produttività e nell’organizzazione del lavoro; il professore Enrico Moretti, italo-americano e docente di economia presso la University of California a Berkeley, e Marianna Mazzuccato, professore all’Università di Londra in Economia dell’innovazione e del valore pubblico e fondatrice-direttrice dell’Institute for Innovation and Public Purpose, dove tuttora lavora.
Nella task force ci saranno anche Elisabetta Camussi, professoressa di psicologia sociale a Milano, Roberto Cingolani, responsabile Innovazione teologica di Leonardo, Riccardo Cristadoro, consigliere economico del premier, Giuseppe Falco, amministratore del Boston Consulting group, Franco Focareta, ricercatore di diritto del lavoro a Bologna, Giampiero Griffo, coordinatore dell’Osservatorio delle persone disabilità, la statistica Filomena Maggino, il commercialista Riccardo Ranalli, il professore di sociolgia economica Marino Regini, Stefano Simontacchi, presidente della Fondazione Buzzi, e infine Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di salute mentale a Modena.
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