Dai dati Istat un bilancio ancor più nero nei focolai della pandemia

La maggior parte dei decessi incrementali si è concentrata nelle principali aree “focolaio” del Covid-19. “Focolai” dove purtroppo l’evoluzione dell’epidemia è stata percepita con grave ritardo, gli interventi di restrizione alla mobilità sono risultati tardivi e confusi, l’ospedalizzazione è stata eccessiva, il personale sanitario è stato esso stesso travolto dai contagi ed è stato di conseguenza anche una causa involontaria aggiuntiva di diffusione del virus, mentre i centri di ricovero per anziani sono stati letteralmente falcidiati.

Bergamo-Brescia. In 113 Comuni della provincia di Bergamo i decessi nel periodo 1-28 marzo sono aumentati di 3.281 unità rispetto allo stesso periodo del 2019. Se ne contano 474 in più a Bergamo capoluogo, 130 a Nembro, 110 ad Albino, 105 a Seriate, 95 ad Alzano Lombardo, 77 a Romano di Lombardia, 76 a Treviglio, 75 a Clusone, 74 sia a Dalmine sia a Brembate di Sopra. Inoltre, in 90 Comuni della contigua provincia di Brescia i morti incrementali sono stati 1.622, di cui 283 a Brescia capoluogo, 71 in più sia a Orzinuovi sia a Palazzolo sull’Oglio, 57 a Manerbio, 46 a Quinzano d’Oglio. In totale, in 203 Comuni censiti delle Province di Bergamo e Brescia si concentrano ben 4.903 decessi in più rispetto a marzo dello scorso anno: una vera ecatombe.

Lodi-Cremona-Emilia. Poi c’è l’altra area importante di contagio originata in Lombardia: quella partita da Codogno, nel Lodigiano, successivamente debordata verso Cremona e Piacenza e con ogni probabilità anche più a Sud in Emilia. Sta di fatto che in 30 Comuni censiti della Provincia di Lodi nel periodo 1-28 marzo vi sono stati 499 decessi in più rispetto allo stesso periodo del 2019 (soprattutto a Codogno, Lodi, Castiglione d’Adda, Sant’Angelo Lodigiano); in 40 Comuni della Provincia di Cremona vi sono stati 941 decessi in più (soprattutto a Cremona e Crema); in 24 Comuni piacentini vi sono stati 599 decessi in più (302 nella sola Piacenza); in 28 Comuni del parmense vi sono stati 712 decessi in più (di cui 267 a Parma e 72 a Fidenza). In totale, i 122 Comuni censiti dall’Istat delle Province di Lodi, Cremona, Piacenza e Parma contano 2.751 morti in più nel periodo 1-28 marzo 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

Pavia-Alessandria. L’altro “focolaio” di origine lombarda, presumibilmente sempre partito dal lodigiano, è quello pavese, con diverse diramazioni verso la Provincia di Alessandria. In 43 Comuni del pavese censiti dall’Istat i decessi dal 1° al 28 marzo 2020 sono aumentati di 419 unità rispetto al 2019 (principalmente a Voghera, Mortara, Pavia), mentre in 32 Comuni della contigua Provincia di Alessandria i morti in più sono stati 308 (principalmente a Tortona, Alessandria, Casale Monferrato). Complessivamente, i 29 Comuni censiti delle Province di Pavia e Alessandria registrano dal 1° al 28 marzo di quest’anno 728 decessi in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

Milano e provincia. C’è poi il focus sulla Provincia di Milano. Sono censiti 75 Comuni di questa provincia, per complessivi 1.313 decessi in più rispetto al periodo 1-28 marzo del 2019. Milano capoluogo conta soltanto 451 decessi in più, i rimanenti essendo distribuiti in diversi altri Comuni della provincia, da Mediglia a Sesto San Giovanni, a Cologno Monzese, a Bresso, a San Giuliano Milanese ed altri.

Pesaro-Urbino, Romagna e Marche. Infine, un altro importante “focolaio” che viene confermato dai dati Istat è quello della dorsale romagnola-marchigiana che va da Rimini ad Ancona e che ha come epicentro Pesaro-Urbino. Nei 29 Comuni di queste tre Province, nel periodo 1-28 marzo 2020 vi sono stati 494 decessi in più rispetto allo stesso periodo del 2019.

Altri capoluoghi di provincia. L’altra evidenza che emerge dai dati Istat, infine, è che l’incremento dei decessi totali nel periodo 1-28 marzo 2020 si è anche concentrato, oltre che soprattutto nelle aree “focolaio”, in diversi capoluoghi di Provincia: Genova (+212 decessi); Novara (+65); Biella (+50), Verona (+49), Carrara (+45), Como (+41), Varese (+39), Imperia (+39), Monza (+38), Verbania (+31).

Aumento tendenziale decessi nei Comuni italiani. Periodo 1-28
Aumento tendenziale decessi nei Comuni italiani. Periodo 1-28 marzo
Aumento tendenziale decessi nei Comuni italiani. Periodo 1-28
Aumento tendenziale decessi nei Comuni italiani. Periodo 1-28 marzo
Aumento tendenziale decessi nei Comuni italiani. Periodo 1-28
Aumento tendenziale decessi nei Comuni italiani. Periodo 1-28 marzo

L’HUFFPOST

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