Wall Street “dribbla” Fmi e crollo utili banche. Europa in ordine sparso, greggio a picco
Gli acquisti hanno premiato anche il comparto assicurativo con Generali in rialzo per tutta la seduta dopo la conferma del dividendo 2019 (seppur diviso in due tranche). L’aumento dei rendimenti ha invece penalizzato sia le banche, con Unicredit e Bper, che le utility. Continua il rally di Astaldi – che nel corso degli scambi è arrivata a guadagnare oltre il 18% – grazie all’ok dell’adunanza dei creditori al riassetto con Salini Impregilo.
Spread chiude in rialzo a 220 punti
Chiusura
in netto rialzo per lo spread tra BTp e Bund alla ripresa sul mercato
secondario dopo le decisioni dell’Eurogruppo sugli strumenti da mettere
in campo per arginare la crisi dovuta al coronavirus. In chiusura il
differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark scadenza
agosto 2030 e il pari scadenza tedesco si è portato a 220 punti, sui
massimi di giornata e al top dal lancio del programma di acquisti
pandemici della Bce, dai 197 punti del riferimento della vigilia.
Schizza anche il rendimento del BTp decennale benchmark, salito
all’1,82% dall’1,63% del precedente closing.
Petrolio in calo, non bastano i tagli dell’Opec+
E’ tornato a scendere anche il prezzo del petrolio, nonostante l’accordo raggiunto per il taglio della produzione di 9,7 milioni di barili al giorno
a partire da maggio. Si tratta del taglio più grande mai deciso dai
produttori. Tuttavia, visto il crollo della domanda a causa
dell’emergenza coronavirus, il mercato sembra ancora preoccupato, sia
perché i dettagli dell’intesa rendono incerto l’effettivo ammontare dei
tagli, sia perché il crollo della domanda – spiegano gli analisti – è
comunque maggiore.
Oro sui massimi da 7 anni sopra i 1.700 dollari l’oncia
Prezzi
infine in rialzo per l’oro, che ha continuato nella seduta del 14
aprile il suo rally mentre restano le incertezze sulla pandemia di
coronavirus e i suoi effetti sull’economia. L’oro ha superato quota
1.700 dollari a 1.727 dollari l’oncia, toccando un nuovo massimo di 7
anni mentre l’incertezza continua a dominare i mercati. «Il superamento
della soglia chiave di 1.700 dollari rappresenta un altro segnale di
forza del lingotto – sottolineano gli analisti di ActivTrades – questa
nuova manifestazione non sembra essere del tutto correlata a una rapida
ripresa della propensione al rischio ma dipende soprattutto dall’enorme
aumento del bilancio della Federal Reserve».
(Il Sole 24 Ore – Radiocor)
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