Azzolina: riapertura delle scuole? Non a maggio, troppi morti. A settembre niente doppi turni
Per la Maturità esclude che il colloquio si svolga a scuola? Non è un rischio un esame online, mai sperimentato?
«Ricevo
lettere di studenti che mi chiedono un esame in presenza: sarebbe
auspicabile, vedremo se si potrà. Escludo l’ipotesi mista: studenti a
scuola e professori a casa».
Perché non si può prolungare la scuola in estate?
«Perché la scuola ha chiuso ma non si è mai fermata. Significherebbe non riconoscere il lavoro di queste settimane. E l’Italia ha già uno dei calendari più lunghi d’Europa».
Settembre: per la ripresa ha istituito una commissione, che cosa farà?
«Sarà
guidata da Patrizio Bianchi. Lavoriamo per la riapertura ma anche per
la scuola che dovrà nascere da questa emergenza. Serve un grande
progetto di innovazione».
Si ricomincia il primo
settembre, anche se alcune regioni sono contrarie? Cominciano solo gli
insufficienti o tutti gli studenti?
«Dedicheremo
le prime settimane al lavoro per chi è rimasto indietro o ha avuto
insufficienze. Ma non abbiamo stabilito le date, lo faremo insieme alle
Regioni».
Come pensa di avere tutti i professori in cattedra a settembre, c’è un concorso che rischia di non farsi…
«I concorsi si faranno.È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre».
A settembre ci saranno i doppi turni?
«Stiamo
valutando tante soluzioni. Sono contraria all’idea di raddoppiare
l’orario del personale scolastico. Smettiamo di pensare che un docente
lavori solo 18, 24 o 25 ore alla settimana».
Allora ci sarà una soluzione mista, un po’ a scuola e un po’ didattica online?
«Se
sarà necessaria la didattica a distanza, ci faremo trovare pronti.
Oltre ai fondi già stanziati arriveranno presto altri 80 milioni».
Lei immagina studenti in classe con la mascherina?
«Non mi piace l’idea di studenti con la mascherina a scuola. E come si fa a chiedere ad un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?»
CORRIERE.IT
Pages: 1 2