La Babele delle cabine (senza regia)
Ci mancava solo il “secessionismo virale”, in questo quadro di abdicazione generale delle funzioni in cui tutto è lecito. Col vulcanico Vincenzo De Luca che minaccia la chiusura dei confini, in contrapposizione al Veneto di Luca Zaia che, a sua volta, annuncia la riapertura, prescindendo da un quadro d’insieme nazionale. Regioni come Stati autonomi, in una ridda di proclami, ordinanze e grida spagnolesche ai limiti di un tragico folklore.
La risposta dello Stato è, ancora una volta, una “cabina di regia”. Un capolavoro di fermezza e tempestività, il cui annuncio certamente turberà il sonno del governatore De Luca. A sottolineare la solennità del momento parteciperà anche il presidente del Consiglio, assieme a Boccia e Speranza, tre governatori, in rappresentanza degli altri, tre sindaci, in rappresentanza degli altri. Ma neanche in questa occasione compare il ministro dell’Interno, responsabile dell’ordine e della sicurezza nazionale, in una situazione in cui, come evidente, ordine e sicurezza sono il cuore della questione. Si apprende invece che è impegnato ad occuparsi di parchi, multe, e vigili urbani, forse perché il “disordine” è così istituzionalizzato da essere diventato un sistema alternativo a quello tradizionale.
La verità è che il cosiddetto “modello italiano” è già caduto a pezzi, nella confusione di una fase 2 non preparata con un poderoso impianto di prevenzione e di cura, sommersa dalla Babele di voci contrapposte e conflittuali, come le Regioni, e di comitati, anch’essi contrapposti e conflittuali. Per cui a un certo punto si apprende dall’Ansa, una fonte di informazione seria e iper-istituzionale, che gli “esperti” suggeriscono addirittura la riapertura di bar e ristoranti dal 4 maggio, ma questi esperti non sarebbero quelli della task force di Colao, che sul tema è più prudente. Né tantomeno gli scienziati della Sanità, che pensano esattamente l’opposto. Walter Ricciardi, che una ventina di giorni fa aveva annunciato il “modello coreano”, appena trapela la notizia dei bar e dei ristornati, si dice certo che in autunno ci sarà una seconda ondata e riaccelerare le riaperture potrebbe produrla prima.
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