Coronavirus, guarite altre 2000 persone. Ancora 433 vittime, l’aumento dei nuovi contagi è stabile
I casi positivi nelle regioni
Degli oltre 108 mila casi positivi, 34.497 sono in Lombardia, 13.552 in Emilia-Romagna , 14.470 in Piemonte, 10.210 in Veneto, 6.496 in Toscana, 3.490 in Liguria, 3.182 nelle Marche, 4.321 nel Lazio, 3.022 in Campania, 1.971 nella Provincia autonoma di Trento, 2.786 in Puglia, 1.337 in Friuli Venezia Giulia, 2.202 in Sicilia, 1.987 in Abruzzo, 1.566 nella Provincia autonoma di Bolzano, 436 in Umbria, 864 in Sardegna, 844 in Calabria, 562 in Valle d’Aosta, 247 in Basilicata e 215 in Molise.
I numeri della Lombardia
In Lombardia, la regione più colpita dal virus, si registrano oggi 1.246 nuovi casi rispetto a ieri. In un giorno sono decedute 163 persone per un totale di 12.213 dall’inizio delle rilevazioni. Cala anche qui il numero dei ricoverati in terapia intensiva: sono 922, 25 in meno rispetto a ieri. I guariti sono invece 390 (19.526).
Boccia: recluteremo 1.500 operatori socio sanitari
Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, dopo un incontro
alla Protezione civile con il Capo dipartimento Angelo Borrelli ha
annunciato che presto partirà “un bando per reclutare una nuova task
force di 1.500 operatori socio sanitari” che andrà a supportare “le
strutture sanitarie regionali e sarà impiegata in Rsa (residenze
sanitarie assistenziali) per anziani e disabili e in tutti gli istituti
penitenziari nei quali il Dap (Dipartimento amministrazione
penitenziaria) riterrà necessario inviare unità di supporto”. “Con i
ministri Speranza e Bonafede – ha aggiunto – abbiamo concordato di far
partire immediatamente questa nuova unità di supporto ai territori in
condizioni critiche a causa del Covid-19”.
Coronavirus, il punto sulla pandemia
informazioni aggiornate al 18 aprile 2020
· Aggiornamenti e ultime notizie · I dati
I bollettini della Protezione Civile, ad esclusione del numero di vittime, ancora alto, confermano una tendenza positiva. In vista della Fase2 la task force dei tecnici studia riaperture differenziate per macroaree a seconda della diffusione del contagio, con un monitoraggio dopo 15 giorni per verificare la tenuta del contenimento. Il 4 maggio potrebbero riaprire, seppur con limitazioni e divieti, anche bar, ristoranti e parchi. Ma Palazzo Chigi è cauto e parla di ipotesi non definitive. Ricciardi (Oms) invita alla prudenza: la seconda ondata epidemica è certa e con riaperture accelerate arriverebbe prima.
REP.IT
Pages: 1 2