Coronavirus, i dubbi bipartisan sulla app Immuni
“Oltre alla prima funzione essenziale di tracciare i contatti, la app potrà essere molto utile per rafforzare la sanità digitale del nostro Paese”. Con queste parole il ministro Speranza ha ribadito l’importanza di “Immuni”, l’applicazione scelta dal governo per il tracciamento del contagio del coronavirus in fase 2. Ma la politica fa fronte comune sul suo uso. Per Pd, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, infatti, “per legittimare il tracciamento dati con app non può bastare l’ordinanza firmata dal commissario Arcuri”. Serve un dibattito parlamentare che porti a una legge, è la richiesta che si leva all’unisono.
La posizione del Pd – “La app di contact tracing è uno strumento utile se inserita in una strategia complessiva a cominciare da un forte coordinamento con il SSN e la strategia sui test. Occorre però prima, per la delicatezza dei temi che si affrontano, procedere con un passaggio parlamentare in linea con le indicazioni del garante per la privacy e con il quadro europeo”. Ecco quanto sollecita in vista del varo dell’app “Immuni” la responsabile Pd per l’Innovazione Marianna Madia. “Perché questa app sia davvero utile – ha dichiarato l’ex ministra- ai fini della sorveglianza sanitaria e della prevenzione i cittadini devono percepirla affidabile e sicura, mentre la confusione rischia di generare sfiducia e incertezza. Per questo occorre trasparenza e una comunicazione ordinata e chiara ai cittadini”.
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