Borse in calo dopo il crollo del petrolio. Il dollaro si rafforza sui problemi di salute di Kim Jong Un
Nonostante un lento rientro verso la normalità, sui mercati, quella dei produttori che pagano per farsi ritirare il greggio in eccesso resta una notizia senza precedenti. Che dà la misura drammatica di questo momento storico e influenza anche gli scambi azionari. I future sui listini europei e americani sono in forte ribasso. Sotto pressione i listini orientali da Tokyo (-1,97%) a Shanghai (-1,18%), da Taiwan (-2,82%) a Seul (-0,99%) e Sidney (-2,46%), frenata anche dal calo delle altre materie prime. Ancora aperte Mumbai (-3,12%) e Hong Kong (-2,1%).
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi apre la giornata stabile in area 240 punti, mentre le diplomazie europee sono al lavoro per trovare un accordo in vista del vertice di giovedì che ha sul tavolo gli strumenti comunitari per il rilancio post crisi sanitaria.
Il dollaro si è rafforzato sulle indiscrezioni di problemi di salute seri per il dittatore nordcoreano Kim Jong Un, dopo un intervento cardiovascolare della scorsa settimana. Secondo quanto riportato dalla Cnn, sarebbe stato in pericolo. L’euro apre sopra quota 1,08 dollari e sale lo yen considerato bene rifugio: la moneta europea passa di mano a 1,0831 e va giù a 116,46 yen. Tornando alle materie prime, infine, l’oro si muove in lieve calo e il metallo con consegna immediata è quotato a 1.689,72 dollari l’oncia con un ribasso dello 0,4%. Ieri i mercati hanno registrato un rialzo dello 0,8%.
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