Il rimbalzo del greggio spinge le Borse. A Piazza Affari corre St. Spread giù a 256

Wall Street in rialzo, focus su petrolio e trimestrali
La Borsa americana viaggia in rialzo e rimbalza dalle perdite messe a segno nelle ultime due sedute. Ad aiutare è l’approvazione da parte del Senato di un nuovo piano di aiuti da 484 miliardi di dollari per le Pmi, gli ospedali e i test per il coronavirus. Sostegno anche dall’inversione di marcia effettuata dal petrolio.
Nel frattempo è entrata nel vivo la stagione delle trimestrali. In particolare, Netflix è in calo dopo che il colosso dello streaming ha mancato le attese sul fronte degli utili anche se ha visto gli abbonati aumentare di circa 16 milioni di unità lo scorso trimestre. Snap invece è in rialzo dopo che l’azienda ha oltrepassato le attese degli analisti sul fronte del fatturato e ha visto un’impennata nel numero di utenti.

A Piazza Affari volano St e Diasorin, debole UniCredit
Sull’azionario milanese, sono arrivati i numeri di St che ha registrato risultati in crescita ma ha tagliato il dividendo 2019 a 0,168 dollari da 0,24, a causa dell’incertezza causata dalla pandemia di Covid-19, con il titolo guarda oltre il 7%. Tra le banche – positive dopo i cali della vigilia -resta debole Unicredit che ha annunciato come nel primo trimestre contabilizzerà 0,9 miliardi di euro addizionali di rettifiche sui crediti. Gli analisti di Citi parlano di un vero e proprio “profit warning” per la banca, che registra da un lato «un grande aumento degli accantonamenti», ma dall’altro «una maggiore chiarezza sulle prospettive».

Acquisti per Diasorin e Fineco, positiva anche Fca
Gli acquisti premiano poi Diasorin, che guadagna oltre il 6% e beneficia dell’ingresso imminente nel mercato dei test sierologici per rilevare gli anticorpi contro il Covid-19 e Finecobank grazie all’upgrade di Equita che ne consiglia l’acquisto. Bene le utility, mentre in fondo al listino le vendite stanno penalizzando il lusso con Ferragamo e Monlcer. In rialzo anche Fca, che ha fatto sapere di avere attinto ai fondi della sua linea di credito revolving per 6,25 miliardi di euro sottoscritta nel giugno del 2015 e modificata nel marzo 2019 per fare fronte all’emergenza Covid-19. Tali fondi si aggiungono agli 1,5 miliardi prelevati su altre linee di credito bilaterali del gruppo.

Prezzo petrolio – Brent

Il Brent recupera e torna sopra 19 dollari, su anche il Wti
Recupera dai minimi di seduta il petrolio, con il Brent che dopo essere arrivato a perdere il 17% rimbalza dai minimi dal 1999 e torna a salire con un progresso dell 16% a oltre 22 dollari al barile. Inversione di marcia anche per il Wti, sempre scadenza giugno, a 15,89 dollari (+37%), nonostante un rialzo oltre le attese delle scorte di greggio Usa. Stando ai dati del dipartimento dell’Energia, le scorte sono aumentate di 15,022 milioni di barili a 518,640 milioni di unità, contro attese degli analisti per un rialzo di 13,8 milioni di barili.
In un mercato ad alta volatilità, restano alte le tensioni per i problemi di stoccaggio, con Bloomberg che riporta come ci siano tre dozzine di navi petrolifere che trasportano circa il 20% del petrolio necessario al consumo mondiale al largo della California, senza sapere dove stoccare il greggio. Alla luce del forte calo dei prezzi, i ministri dell’Opec+ hanno tenuto ieri una conference call straordinaria per discutere di eventuali contromisure, senza tuttavia giungere ad una decisione. In Texas, la commissione che legifera sullo shale oil ha invece rinviato la propria decisione su un eventuale taglio della produzione.

Spread chiude in calo dopo le altalene della seduta
Chiusura in calo per lo spread BTp/Bund, dopo la fiammata di metà seduta, tornando sotto quota 260 punti dopo aver toccato i 280 punti base. Sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato, al termine delle contrattazioni, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark scadenza agosto 2030 (IT0005403396) e il pari scadenza tedesco, e’ indicato a 256 punti base, in flessione dai 265 dell’avvio e i 268 punti del closing della vigilia. Rientra anche il rendimento del BTp decennale benchmark che chiude al 2,14% dal 2,20% del riferimento precedente, dopo essere balzato fino al 2,30 per cento.

Euro in rialzo sul dollaro, oro vicino ai 1.700 $
Sul mercato dei cambi, l’euro è in rialzo sul dollaro a 1,0875 (da 1,0868). La moneta unica vale inoltre 117 yen (116,86 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen è a 107,65 (107,53). Quanto ai metalli preziosi, «sono un paio di settimane – spiegano gli analisti di ActivTrades – che la correlazione tra andamento del mercato dell’oro e delle borse è cambiata, essendo diventata una correlazione diretta anziché inversa. Ancora una volta ieri con titoli in rosso, l’oro stava perdendo terreno, mentre ora il lingotto si sta riprendendo così come le Borse». E così il prezzo del lingotto si sta avvicinando, ancora una volta, al livello di 1.700 dollari.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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