Recovery Fund, cosa succede ora? Quando arriveranno i soldi? Le tappe dell’accordo
6 maggio
La Commissione presenterà il suo Recovery Fund agganciato al bilancio 2021-2027. Per aumentarne la potenza di fuoco la presidente ha proposto di intervenire sulla cosiddetta headroom, la differenza tra impegni e pagamenti, alzando i primi facendo salire le risorse proprie «dall’attuale 1,2% al 2% del Reddito nazionale lordo per due-tre anni». Non sarà facile raggiungere il consenso da parte di tutti gli Stati, specie dei Frugal Four (Olanda, Austria, Svezia e Danimarca) che per definizione sono restii ad aprire i cordoni della borsa. Il fondo dovrebbe essere di 320 miliardi di euro, raccolti grazie all’emissione di obbligazioni comuni . La base giuridica sarebbe l’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Ue, già usata per il meccanismo Sure (100 miliardi) che sostiene i piani nazionali di lavoro a orario ridotto come la cassa integrazione. I capitali raccolti verrebbero girati sotto forma di prestiti o di aiuti a fondo perduto (qui non c’è ancora accordo) hai Paesi che ne hanno bisogno. Il 7 maggio la Commissione pubblicherà le Previsioni di primavera, che scatteranno la fotografia della salute finanziaria dei 27 Stati membri.
il vertice
Le conclusioni del Consiglio Ue. L’accordo punto per punto
di Giuliana Ferraino
18 maggio
La proposta finirà poi sul tavolo dell’Eurogruppo e comincerà il negoziato. Una riunione dei ministri finanziari dell’Ue è già in calendario per il 18 maggio, ma il presidente Mario Centeno ha dichiarato che l’Eurogruppo «si riunirà entro due settimane per valutare la proposta che verrà presentate direttamente dalla Commissione europea». Si scontreranno due visioni diverse sul modo di affrontare la crisi e sulla tempistica. Il premier olandese Mark Rutte ha già detto che trova «difficile capire perché servano altri soldi prima della fine di quest’anno. Ma prima aspettiamo l’analisi della Commissione». il retroscena
Il contropiede della Cancelliera: sì a enormi risorse dall’Europa ma discutiamo insieme tasse e spese
di Federico Fubini
1 giugno
Entro questa data saranno pienamente operativi i tre strumenti a cui il Consiglio Ue ha dato il via libera, frutto di un duro negoziato nelle passate settimane: nuovi fondi Bei per le imprese (200 miliardi), nuova linea di credito del Mes senza condizionalità per coprire le spese dirette e indirette da Covid-19 (240 miliardi), il meccanismo Sure (100 miliardi).
11 giugno
È in programma un altro Eurogruppo. Sono tanti i dettagli che dovranno essere definiti. Non solo il Recovery Fund ma anche il nuovo bilancio Ue 2021-2027, che dovrebbe essere operativo dall’inizio del prossimo gennaio. Ma il Recovery Fund , su richiesta soprattutto dei Paesi del Sud Europa che hanno una limitata capacità fiscale, dovrebbe essere operativo al più presto. Per questo la Commissione dovrà studiare delle «soluzioni ponte».
18-19 giugno
È in calendario il Consiglio Ue. In questa data i capi di Stati e di governo devono trovare l’accordo se vogliono che il Recovery Fund sia operativo dal primo luglio. Il vertice
Le conclusioni punto per punto del Consiglio. Perché l’Europa va avanti
di Giuliana Ferraino
1 luglio
Inizia la presidenza tedesca dell’Ue. Gli Stati del Sud Europa puntano ad avere un Recovery Fund in grado di fornire aiuti già da questa data. Le soluzioni sul tavolo sono diverse. Il bilancio Ue resta però il cuore della ripresa. Michel e von der Leyen hanno ribadito l’intenzione di portare avanti la trasformazione digitale e verde dell’economia europea, missione che affiancherà quella più urgente di fronteggiare il post coronavirus. Ruolo chiave avrebbero i fondi strutturali, con la caratteristica di flessibilità e senza cofinanziamento come già deciso per la parte rimanente del bilancio in corso, i cui programmi potrebbero essere prolungati per un paio d’anni a fianco del nuovo Qfp.
Autunno
Accordo rapido con il Parlamento Ue, che è autorità di bilancio e pertanto deve dare il suo via libera al nuovo Quadro finanziario pluriennale. A questo punto il nuovo bilancio Ue potrebbe partire a gennaio 2021.
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