Il 25 aprile più ricco di sempre: sabato la grande festa virtuale per la Liberazione

Tito Boeri: “Il nostro 25 aprile per aiutare Croce Rossa e Caritas”

di PAOLO GRISERI
La manifestazione, presentata da Lella Costa, parte con l’inno di Mameli cantato da Tosca e con gli interventi di Carla Federica Nespolo, della staffetta partigiana Maria Lisa Cinciari Rodano e di una giovane attivista, Sara Diena. Alle 15 lo streaming chiuderà con Bella Ciao, passando il testimone al flash mob organizzato dall’Anpi: tutti sui balconi a intonare all’unisono il canto simbolo della lotta partigiana.

“La lotta del popolo per la libertà non aveva in sé solo l’esigenza di scacciare l’orrore e la prevaricazione, ma anche di costruire e progettare un mondo nuovo”, dice Nespolo ricordando il valore della raccolta fondi promossa da Carlo Petrini che “guarda anche a chi non ha accesso ai beni fondamentali, come la casa, la salute, la possibilità di pranzare tutti i giorni con i propri figli. Il cardine della lotta contro il Coronavirus è la sanità pubblica, e dobbiamo difenderla e promuoverla. I partigiani ce ne saranno grati”.

L’oltraggio dei neofascisti: in piazza il 25 Aprile per cancellare Bella Ciao

di PAOLO BERIZZI
“Purtroppo alle giovani generazioni non è stato trasmesso il senso di questa giornata e quello che è stata la Resistenza”, dice Maria Lisa Cinciari Rodano: “Il 25 aprile del 1945 le forze partigiane stavano entrando a Milano, c’era stata l’insurrezione a Bologna e Genova mentre Roma era già stata liberata due giorni prima. Non avevo ancora la percezione di cosa sarebbe accaduto, ma vedendo quelle donne e quegli uomini che entravano a Milano ho subito pensato: è la liberazione! Quest’anno avremo molta voglia di essere liberati e di portare a termine questa guerra al virus che ci costringe in casa e ci impedisce di manifestare”.

L’oltraggio dei neofascisti: in piazza il 25 Aprile per cancellare Bella Ciao

di PAOLO BERIZZI
“Se in questi momenti siamo particolarmente colpiti dalla lotta contro un malefico virus, non dobbiamo dimenticare altri nemici quali il riscaldamento globale e le inaccettabili diseguaglianze sociali”, dice Bruno Pizzul in uno dei moltissimi interventi dei dodicimila italiani che hanno già accolto l’appello lasciando una testimonianza su Facebook e Instagram. Dai racconti partigiani di Aldo Cazzullo all’appello di Jovanotti sulle note di Stornelli d’esilio, dal ricordo di Carlo Conti all’orgoglio di Jimmy Ghione che nella lotta partigiana perse uno zio ucciso dai nazifascisti.

Il brano di Nina Zilli, il Bella Ciao di Paolo Fresu, il freestyle di Frankie hi-nrg, l’invito a non lasciare indietro nessuno di Vasco che ricorda il suo Liberi liberi, la melodia con cui ci ha accompagnato Giuliano Sangiorgi; le parole di Orietta Berti, Willie Peyote, Stefano Accorsi, Enzo Iacchetti e tantissimi altri.

REP.IT

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