Il 25 aprile, e la Resistenza, spiegati in poche parole
Come in ogni guerra civile, furono commesse atrocità da ambo le parti: fino al 25 aprile erano i fascisti ad avere il coltello dalla parte del manico, dopo lo ebbero gli antifascisti, non necessariamente comunisti. L’epurazione a Torino, che non fu una passeggiata, venne comandata da due borghesi — Giorgio Agosti, magistrato, e Dante Livio Bianco, avvocato — del partito d’Azione, lo stesso di Ferruccio Parri, ex redattore del Corriere della Sera e comandante partigiano decorato dagli americani, che il 21 giugno divenne presidente del Consiglio.
Fu una vicenda durissima, come ogni guerra civile.
Tutti i caduti vanno pianti e rispettati.
Ma c’era una parte che aveva ragione, nel combattere i nazisti, e una che aveva torto. Punto.
(Questa è la risposta di Aldo Cazzullo al lettore Massimo Giulini. Qui tutte le lettere di «Lo dico al Corriere»)
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