Coronavirus, Bill Gates pronto a finanziare la produzione del vaccino per tutto il mondo
La ricerca in corso a Oxford
Il team del «Jenner Institute» al lavoro sul vaccino è composto da un centinaio di studiosi, tra cui anche gli italiani Giacomo Gorini (qui la videointervista), Arianna Marini e Federica Cappuccini. I ricercatori di Oxford hanno già messo a punto un primo vaccino sperimentale, chiamato ChAdOxlnCoV-19: si tratta di una combinazione del virus Chadox1 (una versione indebolita di un virus del raffreddore) e di un frammento di dna del Covid-19. La sua sperimentazione sugli esseri umano è partita giovedì 24 aprile su 510 volontari tra i 18 e i 55 anni: tra loro, anche l’australiano Edward O’Neill, che Antonio Crispino ha intervistato qui per il Corriere. Quello di Oxford non è, comunque, un caso isolato: qui potete leggere il nostro approfondimento su tutti i vaccini in corso di sperimentazione nel mondo.
Gates e l‘impegno contro il Covid
Dopo aver rinunciato ai suoi ruoli nel cda di Microsoft, a marzo, Bill Gates è un filantropo a tempo pieno. La sua Fondazione è stata una delle prime a muoversi con decisione nella lotta al coronavirus: da subito ha messo a disposizione 100 milioni di dollari per finanziare progetti ad ampio raggio come i kit per fare il test in casa e ben sette vaccini sperimentali contro il Covid-19. Due di questi sono già in corso di sperimentazione: oltre al già citato ritrovato realizzato ad Oxford, anche l’Ino-4800 (messo a punto Inovio). Niente false speranze, però: prima di trovare quello giusto, ci vorranno mesi. Su questo, Gates è stato chiaro da subito: «Dovremo costruire molte linee produttive per i diversi approcci, sapendo che alcuni di essi non funzioneranno», ha spiegato a marzo in una Ama su Reddit (“Ask me Anything”, un evento digitale in cui qualcuno risponde alle domande degli utenti, ndr). «Avremo bisogno letteralmente di miliardi di vaccini per proteggere il mondo. E i vaccini richiedono test per essere sicuri che siano sicuri ed efficaci», aveva aggiunto il fondatore di Microsoft. Il 12 aprile, Gates ha scritto di suo pugno alcune riflessioni sul coronavirus, con spunti e indicazioni pratiche destinate ai governi sulle strategie migliori per combattere l’epidemia: l’intervento è stato pubblicato anche dal Corriere, potete leggerlo qui.
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