Coronavirus, il governo precisa: “Chi abita al mare o al lago può fare il bagno”
Chi abita al mare, o vicino a laghi e fiumi, può fare il bagno, se non è vietato da ordinanze locali. Tale possibilità è vigente dalla fase 1 sull’emergenza coronavirus. Lo chiarisce il sito del governo, in risposta alle domande sulle misure di lockdown. Ma questa estate tutti potremo fare il bagno: sono previsti accessi a numero chiuso, anche sulle spiagge libere, prenotazione obbligatoria, ombrelloni distanziati e controlli tra i bagnanti.
E’ sempre possibile svolgere l’attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020, con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini – e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus – effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona”, si spiega nel sito di Palazzo Chigi.
“I predetti luoghi – chiarisce l’esecutivo – non sono chiusi al pubblico, come invece lo sono, attualmente, i parchi e le aree verdi urbane, e altresì gli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione. Resta fermo che deve trattarsi esclusivamente di attività effettuate senza che occorra allontanarsi dalla propria abitazione e senza che si renda quindi necessario l’utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né significativi spostamenti”.
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