Metropolitana Milano, ecco i cerchi rossi che segneranno le distanze: «Stai qui»
Le impronte bianche di due suole di scarpa: ecco la campagna per la gestione della «fase 2» sui mezzi pubblici dell’Atm. Indicheranno le posizioni corrette per non stare troppo vicini e contenere il rischio di contagio
Grossi adesivi a fondo rosso. Le impronte bianche di due suole di scarpa. E la scritta: «Stai qui». Eccola, la campagna per la gestione della «fase 2» sui mezzi pubblici dell’Atm. Sui treni del metrò, quei cerchi serviranno a indicare il distanziamento dei passeggeri, le posizioni corrette per non stare troppo vicini e contenere il rischio di contagio.
Allo scattare della «fase 2» e con la ripresa delle attività, occorrerà evitare che milioni di persone – tutti i lavoratori che non possono svolgere il loro lavoro in smart working – entrino e si muovano in città nella stessa fascia oraria, utilizzando mezzi pubblici che invece dovranno contingentare gli ingressi, da Atm a Trenord. Considerando il milione e 400mila abitanti di Milano, il milione che ogni giorno vi si reca per lavoro o studio e i 3,2 milioni della Città metropolitana, si stanno studiando orari di ingresso in negozi, imprese, università, esercizi e uffici pubblici scaglionati durante la giornata e nella settimana. Al vaglio del Tavolo dello Sviluppo c’è l’ipotesi di distribuire il lavoro su 7 giorni anziché su 5. Trenord ha aperto un confronto con il mondo industriale e le università per capire i flussi di passeggeri.
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