Coronavirus e vacanze estive, le regole delle Regioni: steward al mare e braccialetti anti-assembramenti

Steward in Liguria

Il governatore Giovanni Toti è stato tra i primi ad autorizzare i trasferimenti per la manutenzione delle barche e adesso annuncia: «L’accesso alle spiagge libere durante l’estate è un problema di cui stiamo dibattendo proprio in queste ore. Non sarà facile, occorrerà certamente mettere degli steward, delle persone che controllino gli accessi. Non possiamo impedire che le persone possano andare al mare e di farlo anche gratuitamente. Mi immagino di poter far andare anche i turisti nelle spiagge liguri magari non nelle prossime settimane ma a partire da giugno. Le spiagge le ritengo una delle preoccupazioni minori: siamo all’aria aperta, sono ventilate, la sabbia e l’acqua del mare sono germicidi potenti, i raggi del sole sono un disinfettante».

Termoscanner in Campania

Spiagge e isole della Campania sono tra le mete più ambite dai vacanzieri. Sulla costiera amalfitana e nel Cilento si sta pensando si sta pensando di contingentare gli ingressi nelle spiagge affidando ai vigili i controlli sui tratti «liberi». Non a caso il sindaco di Maiori ha già garantito che «non ci saranno tratti di arenili incustoditi». A Ischia si pensa invece di creare delle piattaforme galleggianti gestite direttamente dagli stabilimenti che possano ospitare 2/3 persone con lettini e protezione per il sole.

Il braccialetto nel Lazio

Il litorale laziale rischia di essere molto affollato e per questo numerose località stanno pensando di creare un sistema che attraverso una «app» possa consentire di prenotare il proprio posto in spiaggia e un «braccialetto» che segnali eventuali assembramenti. Tutte le spiagge avranno ingressi a numero chiuso e distanziamento garantito sia sull’arenile, sia nei punti di ristoro che dovranno seguire le regole di bar e ristoranti, dunque almeno due metri tra i tavoli e un metro dal bancone.

Tampone nel Salento

Il governatore spera di poter consentire l’ingresso nella Regione a chi arriva da fuori ma se così non sarà ci sarà comunque una circolazione di persone e dunque non è escluso che si possa far sottoporre a tampone i vacanzieri. Il governatore Michele Emiliano spiega: «Abbiamo bisogno che le aziende balneari ci aiutino a fare controlli, a fare distanziamento e a gestire anche i tratti di spiaggia libera».

La difesa della Sardegna

Niente plexiglas e difesa delle spiagge perché «le nostre spiagge non consentono camminamenti «sanificati» perché avrebbero un impatto devastante su un ecosistema già fragile. E dunque sulle spiagge libere ci sarà un numero “chiuso” mentre i controlli saranno effettuati con i droni e i vigili tra i bagnanti.

Alberghi in Alto Adige

Un’ordinanza ha già disposto la riapertura degli alberghi in Alto Adige per il 25 maggio e saranno previste numerose iniziative anche nella speranza di attrarre i turisti stranieri. Anche se c’è la consapevolezza che «almeno in una prima fase certamente si tratterà solo di un turismo locale, 100% altoatesino». Sono previsti percorsi in montagna e itinerari da seguire grazie alle guide alpine. Il Cai ha in mente programmi personalizzati e alloggi nei rifugi in alta quota.

CORRIERE.IT

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