Coronavirus, vietate le visite agli amici, Palazzo Chigi: “Non sono affetti stabili”
di ANNALISA CUZZOCREA e ALESSANDRA ZINITI
Alla fine Palazzo Chigi
chiarisce chi sono le persone “legate da un solido legame affettivo” che
si potrà incontrare da lunedi. Certamente i familiari, consanguineri e
acquisiti, ma alla fine anche fidanzati compagni, conviventi. Ecco la
lista pubblicata sul sito del governo: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino
al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli
affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
Nelle risposte alle domande frequenti – Faq – Palazzo Chigi dà l’indicazione del senso di queste visite che sarà possibile fare: sempre limitate al massimo,
non un avanti e indietro tra case di familiari, parenti e affini ma
incontri dettati da necessità e sempre protetti. Dunque per intenderci:
la nonna che non vedete da due mesi e che ha bisogno di un po’ di
conforto o di aver portato qualcosa o anche due fidanzati rimasti
lontani. Ma niente di più. Non gli amici che “non rientrano tra gli
stabili legami affettivi” che giustificano gli spostamenti, precisano
fonti di governo. Nel testo si precisano i vincoli di parentela ma resta
un margine di interpretazione per quanto riguarda gli “stabili legami
affettivi”: non si possono ritenere inclusi, spiegano fonti governative
interpellate al riguardo, gli amici.
Ecco cosa scrive Palazzo Chigi: “Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti,
che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità.
È comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con
persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio.
In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di
assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e
l’obbligo di usare le mascherine”.
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