Coronavirus, vietate le visite agli amici, Palazzo Chigi: “Non sono affetti stabili”
Resta confermata la possibilità per chi è rimasto bloccato in un’altra città dal lockdown di rientrare a casa anche se questa si trova in un’altra regione. Scrive Palazzo Chigi: “Il decreto prevede che sia in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse”.
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Locali
Coronavirus, già sold out i rientri in Puglia dal Nord: bus pieni almeno fino a metà maggio
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Anche sulle attività motorie il governo dà
indicazioni nuove:cade la distanza limitata per fare attività motoria o
sportiva che dovrà essere sempre individuale, ma si potrà fare insieme
ai familiari conviventi. Resta la distanza di due metri se si fa sport e
di un metro se si passeggia. sarà possibile anche spostarsi con un
mezzo per raggiungere l’area in cui si vuole fare sport.
Le seconde case
Nel nuovo Dpcm
è scomparso il divieto esplicito a spostarsi nelle case di vacanza
contenuto invece nel provvedimento che scade alla mezzanotte di domani.
Ed è scaduta anche la specifica ordinanza del ministero della Salute che
il 20 marzo aveva esplicitamente vietato il trasferimento nei giorni
festivi e prefestivi, in quelli immediatamente precedenti e successivi. E
intanto fonti di governo precisano che “il principio cardine dal 4
maggio resta che gli spostamenti si fanno per motivi di salute, lavoro o
necessità. Lo spostamento alla seconda casa non è una necessità”.
In Sicilia il governatore Nello Musumeci aveva già firmato un’ordinanza che da domani consente il trasferimento nelle seconde case
a condizione che si tratti di un trasferimento stagionale, insomma che
non si faccia avanti e indietro dall’abitazione principale a quella
secondaria. Unico limite che il trasferimento (ovviamente consentito
all’intero nucleo familiare) non avvenga in un giorno festivo.
In Toscana invece il governatore Enrico Rossi è di
parere diverso e ha addirittura chiesto al premier un intervento sul
Dpcm per vietare esplicitamente il trasferimento nelle seconde case.
Quasi tutte le altre regioni, ognuna con piccole differenze relative al
numero delle persone che possono andare e alle distanze, hanno
autorizzato lo spostamento verso la seconda casa solo per fare
manutenzione ma con l’obbligo di rientrare la sera.
L’autocertificazione
Altro dubbio che rimane riguarda il modulo di autocertificazione
che avrà ancora breve vita se, come è l’intenzione, tra due settimane
non dovrebbe essere più necessario giustificare gli spostamenti. Ma
intanto l’idea di apportare semplici correzioni a penna all’ultima
versione del modulo scaricabile sul sito del ministero dell’Interno
presenta non poche complicazioni. Anche perché cambiano i confini in cui
alcuni spostamenti sono consentiti, non ci sono parti del modulo in cui
è previsto l’incontro con i congiunti e andrebbe ripristinata la parte (
che esisteva nei primi moduli) del rientro alla propria residenza.
Sarebbe più semplice realizzare una nuova versione del modulo di
autocertificazione. Ma anche questo dovrà essere chiarito nelle prossime
ore.
rep
Autocertificazione, ecco una guida al modulo che giustifica i movimenti nelle città
di ALESSANDRA ZINITI
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