Il premier Conte: “L’Italia non cambia politica, gli alleati sapevano degli aiuti russi”
francesco grugnetti
ROMA. Se quello di Mark Esper, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, attraverso l’intervista di ieri su questo giornale era un avvertimento a non dare spazio a russi e cinesi, il nostro governo l’affronta con calma olimpica. «L’Italia – dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, richiesto di un commento – nel momento di massima necessità, ha chiesto e ricevuto aiuti da molti Paesi. Tra questi vi sono stati anche la Cina e la Russia. Abbiamo gestito tali aiuti in totale trasparenza sia verso la nostra opinione pubblica sia verso i nostri alleati».
E già qui c’è la prima risposta. Gli alleati sapevano, l’Italia è stata leale e trasparente. Ma Conte dice anche di più: «Quel che posso dire – aggiunge – è che tra gli aiuti ricevuti, a proposito dei quali abbiamo espresso pubblico ringraziamento a ciascuno, mi piace ricordare lo specifico memorandum di sostegno all’Italia firmato dal Presidente Trump per un valore di 100 milioni di dollari, memorandum che lo stesso Presidente Usa mi preannunciò alla vigilia con una lunga e calorosa telefonata».
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