Coronavirus Lombardia, positivi al test solo 4 su 10: il paradosso delle quarantene senza virus. Rischio contagi
I malati sono quattro su dieci. Alcuni con sintomi del Covid-19. Altri no. Ma questo non è il punto decisivo. Perché più che il dato, mai come in questo caso, conta l’interpretazione. Il bilancio della primissima fase della campagna di screening con i test sierologici in Lombardia racconta infatti che tra le persone che sono appena state (o sono) in quarantena a Milano (oltre 9 mila), solo il 40 per cento ha effettivamente contratto il coronavirus.
Il report
La percentuale è evidenziata in un report che il Corriere ha potuto consultare in anteprima e che riassume gli esiti dei primi 527 test fatti dall’Ats di Milano e di altri 2.700 test gestiti dalle altre Ats lombarde. Gli esami sono iniziati il 23 aprile proprio sulle persone in isolamento obbligato e sul personale sanitario (oltre 15 test già eseguiti). Ma cosa significa quel 40 per cento di contagiati tra le persone in quarantena?
La cintura di sicurezza
Da un primo punto di vista, si può affermare che le misure di isolamento siano state efficaci, o comunque abbiano mostrato un alto livello di protezione: l’obiettivo primario di isolare il maggior numero possibile di persone che sono state a strettissimo contatto (per motivi di lavoro, famiglia e così via) con malati di Covid-19, ha portato a creare una cintura di sicurezza molto ampia, tanto che per 6 su 10 degli isolati la quarantena è stata solo precauzionale, dato che in realtà non si erano infettati.
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