Coronavirus nel mondo, gli Usa verso i 71 mila decessi. Trump: “Riaprire presto, anche se si perderanno altre vite”
Usa, Trump vuole smantellare la task force di Fauci: “Ora guardiamo alla riapertura”
Donald Trump ha intenzione di chiudere gradualmente la task force
anticoronavirus considerando esaurito il suo compito. Lo ha anticipato
il New York Times, citando fonti dell’amministrazione federale che
starebbero già comunicando la decisione allo staff e ai membri del
gruppo, guidato dal vicepresidente Mike Pence e composto da superesperti
come il virologo Anthony Fauci
e l’immunologa Deborah Birx. E lo ha confermato lo stesso presidente
degli Stati Uniti: la task force contro il coronavirus sarà sostituita
forse da un gruppo diverso ma ha assicurato che i due massimi esperti
sanitari Fauci e Birx, continueranno a essere consultati. “Mike Pence e
la task force hanno fatto un gran lavoro ma ora stiamo guardando ad una
forma un pò diversa, che riguardi la sicurezza e la riapertura, e avremo
probabilmente un gruppo differente preparato per questo”, ha detto.
“Missione compiuta? No, per nulla, solo quando sarà finita”, ha
aggiunto.
Usa, muore un dipendente di Amazon a New York
E’ morto di coronavirus un dipendente di Amazon che lavorava in un
magazzino di New York. “Siamo molto tristi per la perdita di un
dipendente della nostra struttura a State Island”, ha reso noto la
portavoce del colosso dell’ecommerce Lisa Levandowski.
La Germania arriva a 7 mila vittime
Salgono a 164.807 le persone contagiate dal coronavirus in Germania, un
numero che è lievitato di 947 unità nelle ultime 24 ore, stando ai dati
raccolti dal Robert Koch Institute. Nell’arco della giornata sono morte
165 persone e il totale dei decessi è così salito a 6.996.
In Brasile 600 decessi nelle ultime 24 ore
Sono 600 i decessi registrati nelle ultime 24 ore in Brasile, la cifra
più alta dall’inizio della pandemia. Lo rivela il ministero della
Salute, informando che i nuovi contagi sono stati 6.935, per un totale
di 114.715. La cifra totale delle vittime accertate è 7.921.
Messico, 26 mila casi certificati: “Ma i contagiati sono il quadruplo”
Sono 1.120 i nuovi casi di coronavirus registrati in Messico, mentre i
decessi sono stati 236. Il computo totale dei danni causati
dall’epidemia sale così a 26 mila casi postivi e 2.507 morti. Il Messico
ha comunque condotto un numero molto basso di test. Il governo domenica
ha ammesso il vero numero dei contagi supera le 104 mila unità, stando a
un modello statistico.
L’Ecuador proroga lo stato di calamità per altri 30 giorni
Il presidente dell’Ecuador Lenin Moreno ha annunciato ieri sera l’estensione per altri 30 giorni dello ‘stato di eccezione’ nel Paese, a partire dal 16 maggio prossimo. Lo riferisce il quotidiano El Telegrafo di Quito. Via Twitter il capo dello Stato ha rivelato che la decisione è stata adottata in una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale che valuta la situazione della pandemia di coronavirus. In pratica, precisa il giornale, “questo significa che le forze armate, la polizia nazionale, il Servizio nazionale di gestione dei rischi e delle emergenze e il ministero della Sanità continueranno la loro mobilitazione su tutto il territorio nazionale per eseguire azioni di mitigazione della pandemia”. Lo ‘stato di eccezione’ per calamità pubblica è stato introdotto il 16 marzo scorso con un decreto presidenziale, e resterà in vigore almeno fino al prossimo 15 giugno. Secondo l’ultimo rapporto delle autorità sanitarie ecuadoregne, il numero dei contagiati confermati ha raggiunto quota 31.881, di cui 1.569, morti.
In Colombia sarà quarantena fino al 25 maggio
Il presidente della Colombia Iván Duque ha annunciato ieri sera la decisione del governo di prorogare, per la terza volta dal 25 marzo, la quarantena sociale obbligatoria nel Paese, che resterà in vigore fino al 25 maggio. In un discorso trasmesso in tv, il capo dello Stato ha comunque assicurato che “durante questa nuova fase di isolamento sociale, sarà autorizzato l’avvio dell’attività produttiva di vari settori industriali, e quella di compravendita di beni necessari alla popolazione”. Oggi più che mai, si è raccomandato Duque, “dobbiamo essere capaci di recuperare spazi sempre maggiori di attività produttiva, facendolo tuttavia con responsabilità e continuando a proteggere la vita e la salute dei cittadini”.
Il ministero della Sanità colombiano ha diffuso l’ultimo rapporto sulla pandemia da coronavirus da cui emerge che i contagiati nel Paese sono 8.613, di cui 378 morti.
REP.IT
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