Migranti e giustizia, doppia tensione in maggioranza. Zingaretti: “Se il governo non ce la fa, si va al voto”
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Per salvare Bonafede, Conte convoca i renziani tentati dalla sfiducia
di TOMMASO CIRIACO e ANNALISA CUZZOCREA
Proprio Renzi, infatti, nei giorni scorsi aveva avvertito il premier: “Se prenderà la strada del populismo, non lo sosterremo”. Per Zingaretti nel caso in cui al governo mancasse il sostegno necessario, allora, come scappatoia ci sarà “solo il voto”.
Zingaretti è poi intervenuto sul caso Di Matteo-Bonafede e sulle polemiche relative alle scarcerazioni dei boss mafiosi. “Il Pd – ha chiarito il segretario del partito – non si presterà a giochi di Palazzo o alla politica del chiacchiericcio e degli sgambetti. Alla politica dico che la priorità è capire come combattere le mafie nelle carceri e come contrastarne l’inquinamento nell’economia legale”. E ha aggiunto: “Su questo dobbiamo trovare insieme le soluzioni e questo non c’entra nulla con il chiacchiericcio del sistema politico in queste ore”.
Parlando della fase 2 e la ripresa alle aziende in crisi, Zingaretti ha chiarito che “il sostegno non può passare attraverso la statalizzazione di queste aziende. Sono balle”.
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