Moro, Mattarella: “Suo supplizio resta ferita insanabile, riscoprire il suo pensiero”
Quei 10 anni di piombo in un doc in onda su History
“Nel riscoprire il pensiero, l’azione, gli insegnamenti di Moro
e di tanti altri giusti che hanno pagato il prezzo della vita,
ritroveremo anche talune radici che possono essere preziose per
affrontare il futuro”.
“Ricordare – ha aggiunto – è un dovere. Ricordare le strategie e le
trame ordite per destabilizzare l’assetto costituzionale, le complicità e
le deviazioni di soggetti infedeli negli apparati dello Stato, le
debolezze di coloro che tardarono a prendere le distanze dalle
degenerazioni ideologiche e dall’espandersi del clima di violenza”.
“Nel tempo sono state accertate responsabilità dirette e indirette. Gli
autori dei delitti sono stati sottoposti a processi e condanne. Ma non
ovunque è stata fatta piena luce. La verità resta un diritto, oltre che
un dovere per le istituzioni. Terrorismo ed eversione sono stati battuti
con gli strumenti della democrazia e della Costituzione: la ricerca
della verità, dunque, deve continuare laddove persistono lacune e punti
oscuri”.
“Terrorismo sconfitto grazie a unità del popolo italiano”
“Nel ‘Giorno della Memoria’, che il Parlamento italiano ha voluto dedicare alle vittime del terrorismo, la Repubblica si inchina davanti alle vite spezzate dal fanatismo politico, dalle violenze di gruppi brigatisti e neofascisti, dagli assalti eversivi alle istituzioni democratiche e alla convivenza civile”.
“Tragicamente lunga – ricorda il capo dello Stato – è la sequela delle persone uccise negli anni di piombo: servitori dello Stato, donne e uomini eletti a simbolo di funzioni pubbliche, cittadini impegnati nella vita sociale, testimoni coerenti che non hanno ceduto al ricatto”.
Parlando di “un legame della memoria” che “rinnova e rafforza il sentimento di solidarietà con i familiari, ma richiama anche un impegno che vale per l’intera comunità”.
REP.IT
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