Terremoto a Roma di magnitudo 3,3, epicentro vicino a Fonte Nuova: «Un boato, poi tutto s’è messo a tremare»
Un enorme boato, e poi una scossa forte, distinta, che ha fatto svegliare migliaia di persone nello stesso istante: alle 5:03 la terra ha tremato sotto Roma, e nel giro di pochi minuti la sala operativa dell’Ingv (l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) è stata inondata di segnalazioni. La magnitudo del terremoto è di 3.3. L’epicentro è a 5 km, in direzione sud-ovest, da Fonte Nuova, a nord-est della capitale, proprio all’altezza dell’uscita 11 del Raccordo anulare, con profondità di 10 km. Ma il sisma non è stato avvertito solo nella zona nord-est, e nei centri più vicini come Tivoli e Guidonia, ma anche — e distintamente — in tutta la città, dal centro storico alla zona sud e fino ai Castelli Romani. I vigili del fuoco e la Protezione civile non hanno ricevuto segnalazioni per il momento di danni a persone o cose, ma la paura è stata fortissima. Pochi secondi in cui il movimento sismico ha fatto sobbalzare letti, divani, ma non tremare i lampadari, come hanno segnalato in tantissimi.
«Hanno tremato i vetri», «Mi si è aperta la porta di casa», «Ho sentito come una bomba e ha tremato tutto», un «buongiorno turbolento a Roma», «Svegliarsi con le palpitazioni, il letto che balla e un assurdo boato…il cuore in gola»: i commenti su Facebook e su Twitter si rincorrono identici, tra incredulità e spavento. «L’unico mezzo di informazione utile è stato proprio Twitter — scrive Alessia Marcuzzi —. Eravamo spaventatissimi e ho capito cosa stava succedendo solo grazie alle persone che raccontavano in tempo reale tutto». Per chi non ha mai vissuto l’esperienza «dal vivo» del terremoto, è stato angosciante: Roma è stata solo sfiorata dai terremoti dell’Aquila e Amatrice degli anni scorsi, avvertiti distintamente ma senza strascichi.
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