Caso Silvia Romano, Andrea Purgatori: “Anche gli altri pagano il riscatto, e con il nostro aiuto”
“Il fatto che sia stato pagato un riscatto per Silvia Romano non mi stupisce affatto. Così fan tutti, non solo l’Italia. Anzi, le dirò di più. Ci sono casi in passato in cui alcuni servizi segreti stranieri ci hanno chiesto aiuto per liberare i propri connazionali e anche in quei casi tutto si è risolto con il pagamento di un riscatto. Parlo anche dei servizi americani, che di solito fanno sapere che sborsare denaro per gli ostaggi non è loro prassi. E invece nei fatti…”. Andrea Purgatori, giornalista di lungo corso e conduttore di Atlantide su La7, nella sua carriera ha seguito da vicino tanti rapimenti e conseguenti liberazioni. Motivo per cui ha uno sguardo molto concreto e smaliziato sul modus operandi delle intelligence.
La destra e il Codacons stanno alzando un polverone sul presunto riscatto pagato dai Servizi per la liberazione di Silvia Romano, sia sul pagamento che sul quantum. Polemica giustificata?
No. La mia esperienza mi suggerisce che nel 90 per cento dei casi la liberazione avviene perché c’è stata in precedenza una trattativa. Alcune volte è il classico schema soldi contro ostaggio, altre invece lo scambio avviene mediante altre partite di giro. Penso a Israele che in tante occasioni ha scambiato i propri militari rapiti con i prigionieri politici palestinesi. Ma è solo un esempio. Alla base di un ostaggio liberato c’è sempre una trattativa a monte.
Si tratta quindi di una pratica comune a tutti i Servizi, non solo quegli italiani?
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