Coronavirus spiagge, riapertura con accessi regolamentati e prenotazioni anche per quelle libere: il protocollo
Molte spiagge libere saranno a numero chiuso. Sugli arenili più stretti o tradizionalmente presi d’assalto dai bagnanti gli ingressi saranno contingentati, per contenere i rischi di contagio e consentire il rispetto delle distanze di sicurezza. Potrà essere così ad Ostia, ad Anzio, a Fregene, in tante spiagge pubbliche della Liguria e della Toscana, ma anche in Sardegna, in luoghi celebri come la Pelosa di Stintino e nelle calette della Costa Smeralda. Accessi regolamentati e prenotazione obbligatoria, anche per favorire il tracciamento dei contatti. È una delle regole base contenute delle linee guida a cui dovranno ispirarsi Regioni, comuni e gestori in vista dell’estate al mare ai tempi del coronavirus. Il «Documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da Sars-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia» è stato realizzato dall’Inail, dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute nell’ambito del Comitato tecnico-scientifico (che lo ha approvato il 10 maggio) e sarà reso noto giovedì dal governo, assieme agli altri pareri che regolano le riaperture.
Prevenire l’affollamento (anche con una app)
Nello
studio, al paragrafo «Misure di sistema», si spiega come non sia
possibile «definire un indicatore unico applicabile in ogni contesto».
Per cui le autorità locali dovranno adottare «specifici piani che
permettano di prevenire l’affollamento delle spiagge, anche tramite
l’utilizzo di tecnologie innovative». In pratica bisognerà stabilire
qual è il numero massimo di persone che possono entrare in una
determinata spiaggia libera «di grande attrazione» e prevedere «un
accesso regolamentato tramite prenotazione online». Una misura che potrà
rivelarsi utile anche per consentire il tracciamento dei contatti, in
caso un bagnante dovesse in seguito rivelarsi positivo. Nei punti di
accesso alle spiagge libere ci saranno cartelli in diverse lingue con i
comportamenti da tenere: distanza di almeno un metro e divieto di
assembramento. I bagnanti non potranno piantare l’ombrellone dove
vogliono ma dovranno rispettare nastri e segnali, che indicheranno le
distanze da mantenere. I comuni potranno stabilire dei turni di ingresso
e richiedere la prenotazione via app o piattaforma online.
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