Dl Rilancio, raggiunto l’accordo su migranti, colf e badanti | Oggi il Cdm
Tra i capitoli principali delle misure vengono indicati 10 miliardi alle micro e piccole imprese (fino a 5 milioni di fatturato) così divisi: 6 miliardi di ristori a Fondo perduto; 1 miliardo e mezzo per gli affitti commerciali; 600 milioni per l’eliminazione degli oneri di sistema in bolletta sulle bollette per 3 mesi. A questo si aggiungono: la cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno per tutte le imprese da 0 a 250 milioni di fatturato, con uno stanziamento di circa 4 miliardi di euro; 2 miliardi stanziati per l’adattamento dei locali aperti al pubblico (credito di imposta cedibile pari al 60% delle spese sostenute, con un limite di 80 mila euro ad azienda) che si sommano al credito di imposta sanificazione (ulteriormente rifinanziato).
Ci sono poi:12 miliardi di liquidità agli enti locali per il pagamento tempestivo dei propri debiti nei confronti dei fornitori; azzeramento dell’Iva per i dispositivi di protezione individuali; allungamento della Cassa Integrazione (per circa 10 miliardi) e stanziamento di 4 miliardi e mezzo per le indennità di autonomi, Co.Co.Co, stagionali, artigiani e commercianti; 500 milioni per il sostegno a Colf e badanti; cancellazione clausole di salvaguardia Iva per gli anni futuri; innalzamento Ecobonus e Sismabonus al 110 per cento con contestuale cedibilità anche alle banche; quasi 700 milioni per congedi parentali e voucher baby sitter; sospensione plastic e sugar tax; sospensione di tutti i pignoramenti su stipendi e pensioni; spostamento da giugno a settembre della ripresa dei versamenti sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio; aumento del limite delle compensazioni dei crediti fiscali fino a 1 milione di euro.
Accordo M5s-Pd su braccianti e colf – Sul dossier della regolarizzazione dei migranti, dopo due giorni di strappi e tensioni, e dopo un invito del premier nGiuseppe Conte a rimettersi attorno a un tavolo per trovare la quadra, il capo politico Vito Crimi ha annunciato un accordo “soddisfacente” che mette al centro “il lavoro regolare”. Dal Pd Peppe Provenzano conferma con Crimi l’intesa che, specifica, riguarderà braccianti, colf e badanti, anche italiani. L’impianto, sottolineano fonti Dem, resta sostanzialmente invariato, con i due binari definiti dal Viminale per l’emersione del lavoro in nero e i permessi di soggiorno temporaneo ai lavoratori stranieri. Arrivano però le rassicurazioni attese dal M5s con alcune modifiche, a partire da una precisazione ulteriore delle norme per escludere dalla sanatoria i datori di lavoro condannati per caporalato o reati come lo sfruttamento di prostituzione e immigrazione clandestina.
TGCOM
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