55 miliardi di soldi freschi. Lo schema del Dl Rilancio

Due pagine per mettere nero su bianco la sostanza del decreto Rilancio, per fissare, voce per voce, la suddivisione dei nuovi aiuti agli italiani. Perché il maxi-decreto, annunciato a marzo e ancora atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri, è chiamato a dare risposte a tanti. Alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese, ma anche alla sanità, al mondo del turismo e della cultura, a quello dello sport. 

Lo schema del decreto

Il documento è stato al centro del lungo lavoro dei tecnici del pre-Consiglio dei ministri, incaricati di mettere a punto il testo finale che dovrà essere votato dal Governo. Il sottotitolo dell’appunto è “Liquidità e sostegno al lavoro e all’economia, oltre 130 miliardi”. I soldi freschi sono 55 miliardi, ma a questi vanno aggiunti quelli per le garanzie dello Stato sui prestiti e il maxi Fondo di cui sarà dotata la Cassa depositi e prestiti per sostenere le imprese oltre i 250 milioni di fatturato. 

14 miliardi per allungare la cassa integrazione e rinnovare i bonus

Dieci miliardi saranno impiegati per allungare le nove settimane di cassa integrazione previste dal decreto Cura Italia di marzo. E altri 4,5 miliardi serviranno per finanziare i bonus destinati ai lavoratori autonomi, co.co.co, stagionali, artigiani e commercianti. Quasi 700 milioni saranno utilizzati per il rinnovo dei congedi parentali e per i voucher baby sitter.

Slittano ancora i versamenti fiscali

Ci sarà lo spostamento da giugno a settembre della ripresa dei versamenti sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio. 

Alla sanità 3,25 miliardi. In arrivo 9.600 nuovi infermieri

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