Lombardia, sì ai test sierologici Covid da privati: tampone obbligatorio per i positivi, al prezzo di 62,89 euro

Chi lo propone dovrà occuparsi di tutto, dall’acquisizione dei test sierologici ai contatti con i laboratori per le analisi, che potranno essere sia pubblici sia privati. Ed è tenuto ad acquistare preventivamente un numero di tamponi pari al 10 per cento del personale che desidera sottoporre allo screening. Anche il tampone sui positivi agli anticorpi da coronavirus sarà a carico dei privati, visto che la rete del sistema sanitario regionale ha già molto lavoro. I positivi saranno anche segnalati alle Ats per essere monitorati, così come dovrà essere comunicato l’avvio dell’indagine con tutti i dettagli. Dato per assodato che i laboratori non potranno processare meno tamponi di quanti ne analizzano oggi, l’incremento di produttività dovrà essere destinato all’80% al pubblico e al rimanente 20% alle richieste del privato. La tariffa di riferimento per i tamponi è 62,89 euro, mentre non c’è un prezzo consigliato per il test sierologico.

Le due delibere suscitano le critiche dell’opposizione in Regione. «La Lombardia parte in ritardo e non risolve il Far West che si è già creato — dice il capodelegazione del Pd in commissione Sanità Gian Antonio Girelli —. Molte aziende hanno riaperto il 4 maggio, eppure le regole sui test arrivano solo oggi. La Regione dà il via libera ai tamponi a pagamento, quando da tempo denunciamo che se ne fanno troppo pochi e ci è stato risposto che il problema è la carenza di reagenti. Evidentemente non è così». E il consigliere Massimo De Rosa (M5s) si chiede: «Per quale motivo Regione ha atteso oltre un mese?». Il Pirellone ridefinisce anche una delle regole per il ritorno in comunità di chi è stato in isolamento durante la fase di lockdown. Solo i casi accertati di Covid dovranno sottoporsi a doppio tampone finale. I sospetti della Fase 1 potranno uscire dopo 14 giorni senza sintomi o lontani da un caso accertato e a loro verrà proposto, su base volontaria, il test sierologico pubblico. Per tutti i pazienti sospetti della Fase 2, invece, è previsto un tampone in tempi rapidi e l’isolamento dei contatti. Anche loro verranno sottoposti a tampone se avranno sintomi o, in assenza di sintomi, a fine quarantena.

Gallera annuncia poi gli esiti dei tamponi sui pazienti delle residenze sanitarie per anziani: del 90% che è stato controllato, un quarto risulta positivo al virus. E spiega il complesso bollettino dell’epidemia giornaliero. Sono oltre mille i nuovi casi, di cui 614 rilevati in giornata e 419 comunicati ieri ma risalenti a prima del 5 maggio, oltre 20 i tamponi (alcuni non erano stati registrati in precedenza), 62 i decessi che portano il totale dei morti per coronavirus a 15.116. Nella Città metropolitana sono 136 i nuovi contagi, di cui 51 a Milano.

CORRIERE.IT

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