Coronavirus: distanze e sanificazioni, ma niente passaporti sanitari, ecco le linee guida Ue per salvare le vacanze
dal nostro corrispondente ALBERTO D’ARGENIO
BRUXELLES
– App montate sui telefonini funzionanti in tutti i Paesi europei, sito
web unico per tutto il continente a disposizione dei turisti con
informazioni su situazione alle frontiere, letti liberi negli ospedali,
disponibilità di posti letto negli hotel e andamento delle infezioni per
ogni regione. E ancora, riaperture dei confini tra aree a rischio
epidemiologico simile, filtri dell’aria condizionata come quelli degli
ospedali e tavoli e ombrelloni distanziati di almeno due metri.
La Commissione europea prova a salvare la stagione estiva, cruciale per
l’industria del turismo che da sola vale il 10% del Pil europeo, ovvero
1.400 miliardi. La squadra guidata da Ursula von der Leyen
lo fa approvando una serie di raccomandazioni e linee guida affinché i
governi si coordinino, non vadano in ordine sparso – aumentando i rischi
per la salute e l’economia – come invece fatto con la chiusura dei
confini a inizio pandemia.
Covid: ombrelloni a distanza, controlli serrati e app. Così andremo in spiaggia solo su prenotazione
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